
Sinisa Mihajlovic è cittadino onorario di Bologna. La delibera, infatti, ha ottenuto il via libera del Consiglio comunale del capoluogo emiliano. Si conclude così il percorso intrapreso dal ‘parlamentino’ bolognese nel dicembre scorso quando in Consiglio approdò la proposta di conferire la cittadinanza al tecnico del Bologna Calcio diventato un simbolo per la forza e l’impegno con cui ha affrontato la malattia della leucemia. Ora si dovrà fissare la data della cerimonia per il conferimento della cittadinanza. “Il legame che si è creato tra Bologna e Mihajlovic va oltre la passione sportiva ed è diventato un valore, un rapporto di sincera umanità, un vincolo di comunità riconosciuto in tutta Italia e all’estero”: è il ‘cuore’ della delibera che ha conferito la cittadinanza onoraria all’allenatore rossoblu. Il documento è stato approvato con 26 voti favorevoli (sindaco, Partito democratico, Movimento 5 stelle, Lega nord, Fratelli d’Italia, gruppo misto-Al centro Bologna) e 3 contrari (Città comune, Coalizione civica, gruppo misto-Nessuno resti indietro). Sinisa Mihajlovic nel luglio scorso annunciò, in conferenza stampa, di essere malato di leucemia. Poi, a fine ottobre, fu sottoposto ad un trapianto di midollo osseo. “La scelta di vita e di continuità che Sinisa ha mostrato, è stata esemplare sotto ogni aspetto: sul campo e nell’affrontare la difficile sfida della malattia. In tanti hanno trovato in lui un esempio vitale, di rigore e umanità, di rinnovata fiducia e di energia verso la vita quotidiana. Del resto la grinta di una squadra di calcio – si legge nella delibera che ha avuto il via libera del parlamentino bolognese – non è tanto diversa da quella di chi la guida Per guidare i suoi giocatori, prima ancora degli schemi tecnici o dell’agonismo sportivo, Mihajlovic ha scelto la via del quotidiano, del vivere un giorno alla volta, ponendosi microtraguardi, e vincendo giorno dopo giorno la sua personalissima partita”.