La Bce lascia i tassi invariati, avanti con gli acquisti di titoli anti-Covid. Lagarde: “Ampio sostegno ancora necessario”

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Il Qe pandemico viene confermato a 1.350 miliardi e con prospettiva di durata almeno fino a giugno 2021. La presidente Bce: “Recovery Fund da approvare il prima possibile, ma aiuti siano affiancati da riforme”

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La Banca Centrale Europea lascia come da attese invariati i tassi d’interesse e conferma il piano d’acquisto di titoli (Pepp) per supportare l’economia del superamento della crisi pandemica ma, ha spiegato la presidente Christine Lagarde in conferenza stampa, l’Eurozona necessita ancora di “un ampio stimolo monetario”. Nel consueto incontro con i giornalisti al termine del Consiglio direttivo della Bce Lagarde ha anche

auspicato che i Paesi possano rapidamente trovare un’intesa sui sostegni economici messi a punto per sostenere l’emergenza. “E’ importante per i leader europei raggiungere rapidamente un accordo per un pacchetto ambizioso” di misure di contrasto alla pandemia di coronavirus, ha detto, sottolineando che il Recovery Fund “deve essere approvato il prima possibile”.

Allo stesso tempo  perché il fondo per la ripresa europeo, in discussione a Bruxelles da domani, raggiunga il suo pieno potenziale questo deve essere “fermamente inserito in solide politiche strutturali concepite e realizzate a livello nazionale”, ha detto Lagarde spiegando che queste “possono contribuire a una ripresa più forte, veloce e uniforme” e che “politiche strutturali mirate sono particolarmente importanti per ringiovanire le nostre economie, con l’accento sugli investimenti in aree prioritarie come il green e la transizione digitale”.

Rispetto allo stato di salute dell’economia europea,  la presidente Bce ha spiegato che gli ultimi dati “segnalano un recupero” dell’attività economica nell’area euro dopo i crolli legati alla pandemia “anche se il livello dell’attività resta ben inferiore a prima della pandemia”.  “A maggio e giugno – ha aggiunto – anche con gli allentamento dei lockdown si è verificato un recupero significativo ma diseguale”. In ogno modo l'”outlook resta altamente incerto”.

Repubblica.it