Insegnare a disegnare gli aquiloni, a colorare le api o scrivere delle prove Invalsi non è un reato, ma la censura di Facebook, da settembre scorso dotato di una sorte di Corte d’Appello a cui rivolgersi, ha colpito una delle pagine del social network più frequentate dagli insegnanti. E’ quella del ‘Maestro Carmelo Di Salvo”, che ha 27.144 follower e diffonde contenuti sempre utili per i maestri e utilissimi in una fase in cui la scuola è chiusa e nessuno riesce a prevederne i tempi di apertura. Facebook non permette – per motivi che rimandano agli ‘standard di sicurezza’ relativi a contenuti di odio, razzismo e violenza – al titolare della pagina la condivisione di schede e risorse didattiche dal proprio blog: “Bianco su nero”. Si tratta, ad esempio, di griglie formative sull’educazione motoria a distanza, modelli per le relazioni sui bambini disabili, guide per la creazione di lavagne virtuali interattive.
La ‘Corte d’Appello’ messa in piedi da Mark Zuckerberg, chiamata a giudicare anche su singoli post, è composta da circa 40 membri e dovrebbe essere operativa nella prima metà del 2020. Nell’attesa, si chiedono tantissimi maestri che in questi mesi si inventano di tutto per tenere i bambini legati alla scuola, si potrebbe evitare di censurare siti utili?