La denuncia del Codacons: ”415 euro per un volo Milano-Lamezia Terme, 262 per un Frecciarossa Milano-Napoli”. L’associazione dei consumatori ha presentato un esposto all’Antitrust, all’Enac e al Ministero dei trasporti
La ripartenza con ‘i piedi di piombo’ prevista dalla fase 2 dell’emergenza coronavirus contempla anche i trasporti, con nuove regole che dovranno essere seguite sia per quanto riguarda i mezzi pubblici che per i treni e gli aerei. Ma il ritorno agli spostamenti tra regioni potrebbe trasformarsi in una vera batosta: i prezzi dei biglietti aerei e ferroviari potrebbero infatti raggiungere cifre esorbitanti.
A lanciare l’allarme caro-prezzi è il Codacons che ha monitorato le tariffe praticate da Alitalia e Trenitalia su alcune tratte: ”Chi durante la fase 2 vuole spostarsi per il paese per raggiungere il proprio domicilio, abitazione o residenza, così come prevede il nuovo decreto, dovrà mettere mani al portafogli e subire un vero e proprio salasso”.
”I posti ancora disponibili su treni e aerei sono ancora pochi – spiega il Codacons – e per quelli acquistabili i prezzi sono in alcuni casi astronomici: per volare da Milano a Lamezia Terme il primo volo disponibile è domenica 10 maggio, e un posto a bordo arriva a costare 415 euro. Per il volo Alitalia Roma-Milano del 6 maggio, il costo del biglietto raggiunge invece 375 euro”.
Non va meglio sul fronte ferroviario: un biglietto per il Frecciarossa 9559 Milano-Roma costa 129 euro (partenza 6 maggio), mentre per spostarsi in treno da Milano a Napoli nella giornata di sabato 9 maggio col Frecciarossa 9515 si spendono ben 262 euro.
”Il rischio è che i vettori aerei e le società ferroviarie aumentino i prezzi dei biglietti per far fronte alle disposizioni sulle distanze di sicurezza, che portano treni ed aerei a partire con un numero ridotto di passeggeri riducendo i ricavi per gli operatori – afferma il presidente Carlo Rienzi – E’ inammissibile che le restrizioni legate al Covid ricadano sulle tasche degli utenti, e i prezzi dei biglietti in questo periodo di emergenza andrebbero calmierati ed essere slegati alla domanda, mentre il numero di aerei e treni in circolazione andrebbe raddoppiato. Per tale motivo presentiamo oggi un esposto all’Antitrust, Enac e al Ministero dei trasporti, chiedendo di aprire una indagine sulle tariffe nel settore dei trasporti nella fase 2”.
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