È un sifonoforo, un parente di meduse e coralli, e vive al largo delle coste dell’Australia: con i suoi 45 metri è l’animale più lungo del mondo.

Qual è l’animale più lungo del mondo? Non è un serpente, non è una balena, ma un sifonoforo, un parente delle meduse e dei coralli. L’ha scoperto un team di ricerca nel corso della sua esplorazione, durata più di un mese, dei canyon sottomarini al largo della Ningaloo Coast, un’area protetta al largo delle coste dell’Australia occidentale famosa per ospitare la più grande barriera corallina del continente.
Nel corso dell’esplorazione, promossa dallo Schmidt Ocean Institute, i ricercatori del Western Australia Museum, della Curtin University e dello Scripps Institute of Oceanography che la conducevano si sono imbattuti in una nuova specie di sifonoforo, mai osservata prima e lunga circa 45 metri, «una specie di UFO a spirale» nelle loro parole.
I sifonofori, che sono idrozoi (parenti di animali come le meduse d’acqua dolce e le caravelle portoghesi), sono organismi peculiari: visti da fuori sembrano individui singoli, ma sono in realtà organismi coloniali, composti da elementi chiamati zooidi, cioè entità multicellulari ciascuna delle quali si specializza in un compito che serve contribuisce al funzionamento dell’intera colonia. Gli esploratori sottomarini ne hanno incontrato uno appartenente a una specie non ancora descritta del genere Apolemia, un animale che assomiglia a un lunghissimo nastro arrotolato e il cui esemplare osservato raggiungeva la lunghezza di 150 piedi, cioè più di 45 metri. L'”alieno” nuota a 630 metri di profondità, ed è stato osservato dal rover SuBastian, un ROV (veicolo comandato a distanza) guidato dagli studiosi da remoto e che si è spinto fino a oltre 4.000m di profondità per mappare le acque intorno al Ningaloo Reef.
Apolemia non è l’unica stranezza osservata dal team di ricerca: nel corso di oltre 180 ore di esplorazione e 20 “tuffi”, gli scienziati australiani hanno anche scoperto colonie di silicospongie o spugne vitree, filmato per la prima volta in Australia un esemplare di Taningia danae (il calamaro più grande del mondo, oltre 2 metri di lunghezza), e in generale identificato qualcosa come 30 nuove specie sottomarine. Una spedizione in luoghi ancora sconosciuti, i cui risultati sono stati messi a disposizione dallo Schmidt Ocean Institute, a cui appartiene il veicolo di ricerca utilizzato, su YouTube e su Google Drive.
Gabriele Ferrari, Focus.it