Rappresentati di questi due mondi si sono uniti in una nuova alleanza per offrire un test che le persone possono effettuare al proprio domicilio per verificare se hanno sviluppato o meno l’immunità al nuovo coronavirus
È stata creata in Svizzera una nuova alleanza che riunisce rappresentanti dell’economia e della scienza per offrire un test che le persone possono effettuare al proprio domicilio per verificare se hanno sviluppato o meno l’immunità al nuovo coronavirus. L’iniziativa «Corona Immunity», definita non-profit, servirà inoltre a raccogliere informazioni sulla diffusione del virus.
«Un ampio lancio dei test di immunità ‘a domicilio’ SARS-CoV-2 è previsto a partire da maggio 2020», indica il comitato d’iniziativa sul suo sito web.
La nuova organizzazione si augura che la collaborazione tra economia, medicina, scienza e autorità possa contribuire a una via d’uscita controllata dal lockdown, che permetterebbe da un lato di proteggere i gruppi a rischio e dall’altro di riattivare l’economia.
Test rapidi, semplici e rappresentativi dovrebbero mostrare chi ha sviluppato gli anticorpi al nuovo coronavirus, sostiene «Corona Immunity», aggiungendo che l’idea si basa su una tecnologia già collaudata e utilizzata da diversi anni all’estero dall’azienda Baze nel settore delle sostanze nutritive.
Fondo d’investimento
Al momento, tuttavia, non è ancora noto quanto sia importante disporre degli anticorpi e soprattutto se l’immunità protegge a lungo termine da una nuova infezione da Sars-CoV-2.
L’organizzazione è stata lanciata da due manager del Form Venture Fund, un fondo d’investimento che tra le altre cose ha l’azienda Baze nel loro portafoglio. Nel comitato d’iniziativa, oltre ai due imprenditori e al CEO e co-fondatore di Baze, figura ad esempio il CEO del gruppo Hirslanden. In totale sono in sette a capo del progetto, sostenuti da personalità attive nel settore economico e sanitario come Economiesuisse, SwissLife, Santésuisse, Curafutura, Helsana, Comparis, Globus e Unilabs.
cdt.ch