Pesante battuta d’arresto per le vendite di scooter e moto nel mese di marzo, su cui ha pesato come un macigno l’emergenza coronavirus. Nel mese scorso, infatti, si è registrato un calo del mercato con 8.512 veicoli immatricolati (scooter e moto), pari a una riduzione del 66% rispetto al marzo 2019. Poco significative le differenze tra gli andamenti di scooter e moto, con i primi che registrano un calo del 62,7% e 4.701 veicoli venduti e le seconde che evidenziano una riduzione del 69,5% con 3.807 veicoli immatricolati. Analogamente i ciclomotori segnano un calo del 62,4% e 532 mezzi venduti.
“Commentare i dati di immatricolazione di questo mese, come siamo soliti, sembra un paradosso in questo momento, ma è necessario farlo perché eravamo in una fase di mercato in crescita e non c’erano segnali negativi all’orizzonte”, ha spiegato Paolo Magri, presidente di Confindustria Ancma (Associazione Nazionale Ciclo, Motociclo e Accessori), per il quale “il giorno precedente la serrata dei negozi disposta dal Dpcm 11 marzo 2020, infatti, nonostante fossero già in vigore alcune limitazioni alla circolazione, il mercato delle moto era in positivo del 2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, gli scooter addirittura registravano una crescita del 30% e solo i ciclomotori facevano segnare un calo del 7%”. Per questo – ha aggiunto Magri – “nonostante le incertezze che ci sono in questo momento di pandemia, vogliamo e dobbiamo essere positivi e guardare al futuro con ottimismo. È chiaro che i dati del prossimo periodo saranno negativi essendo gli esercizi commerciali chiusi. Ma riapriranno!”.