
Tim (nella foto, l’a. d. Luigi Gubitosi) ha chiuso il 2019 con un utile netto di gruppo pari a 1,3 miliardi di euro. Un risultato che permette alla società di proporre, per la prima volta dall’esercizio 2013, il pagamento di un dividendo pari a 1 centesimo di euro per azione ordinaria. Il dividendo proposto per le azioni risparmio rimane invariato a 2,75 centesimi di euro. I ricavi di Tim nel 2019 sono ammontati a 17,977 miliardi, in calo del 5,1% rispetto ai 18,940 miliardi dell’anno precedente. L’ebitda 2019 è stato invece pari a 7,489 miliardi (+1,2%), l’ebit è stato di 3,147 miliardi (-11,2%). I ricavi della Business Unit Domestic nel 2019 sono ammontati a 14,081 miliardi, in diminuzione di 950 milioni rispetto all’esercizio 2018 (-6,3%). L’indebitamento finanziario netto di Tim al 31 dicembre scorso era pari a 23,839 miliardi di euro, in riduzione di 1,431 miliardio rispetto ai 25,270 miliardi segnati alla stessa data del 2018, e di 892 milioni di euro rispetto al 30 giugno scorso (24,731 miliardi). Nel 2019 la generazione di cassa è stata pari a 1,7 miliardi di euro, in crescita del 198% rispetto ai 578 milioni del 2018. Gli investimenti industriali sono stati pari a 3,784 miliardi di euro durante l’intero 2019. Il flusso di cassa della gestione operativa confrontabile di gruppo è stato positivo per 3,1 miliardi circa nel 2019, a fronte dei quasi 2,1 miliardi dell’esercizio 2018 Il cda di Tim ha anche approvato il piano strategico 2020-2022. Nel piano, sono stateonfermate le linee guida del piano 2019-2021 e incrementate le ambizioni in termini di obiettivi finanziari e di sostenibilità. E non solo: Tim ha garantito un periodo di esclusiva al fondo KKR Infrastructure in qualità di partner finanziario per lo sviluppo della rete in fibra in Italia a seguito della presentazione di una un’offerta non vincolante per l’acquisto di circa il 40% della rete secondaria fibra/rame di Tim e in vista dell’auspicata integrazione con Open Fiber. Tra gli altri punti del piano segnaliamo anche che, è stato varato il nuovo piano di Sostenibilità in linea con gli obiettivi SDG delle Nazioni Unite. Alla luce dell’emergenza sanitaria in atto sul territorio nazionale, il consiglio di amministrazione ha conferito mandato al presidente della società e all’amministrazione delegato di convocare l’assemblea dei soci in una data compatibile con la data di stacco della cedola prevista per il pagamento del dividendo 2019 (22 giugno 2020). Gli importi a titolo di dividendo verranno messi in pagamento a favore degli aventi diritto, sulla scorta delle evidenze dei conti di deposito titoli al termine della giornata contabile del 23 giugno 2020 (record date), a partire dal 24 giugno 2020, mentre la data di stacco cedola sarà il 22 giugno 2020.