Un altro passo verso la nomination democratica. Secondo le proiezioni della Cnn, Joe Biden vince in Michigan. Il distacco è netto. Con lo spoglio delle schede al 55%, Biden guida con il 53%, contro il 41,2% di Bernie Sanders. Il front runner ha conquistato anche il Mississippi e il Missouri. «Bernie» può evitare il disastro totale solo se conquista, e bene, lo Stato di Washington (costa occidentale). Si vota anche in North Dakota e nell’Idaho. Per ora, dunque, sta andando tutto secondo le previsioni.
Il voto di afroamericani e operai
Sanders, 78 anni, confidava in un recupero nello stato industriale del Nord, ma i dati mostrano che il suo rivale ha fatto il pieno non solo tra gli afroamericani, ma anche tra gli operai, i blue collar del distretto automobilistico di Detroit. È un risultato di grande impatto politico. Biden, 77 anni, dimostra di aver messo insieme una coalizione trasversale, capace di prevalere tanto nel profondo Sud, quanto nella ex Rust Belt, la cintura delle industrie «arrugginite» che in realtà sta vivendo, specie in Michigan, una fase di tumultuosa e interessante trasformazione. «Un’altra grande notte. Batteremo Donald Trump», è stato il commento di Biden dopo le vittorie.
Verso la nomination
La macchina elettorale di «Joe» ha preso velocità. Ora ci sono le strutture e i fondi di Michael Bloomberg. C’è una convergenza unanime sulla sua candidatura. Dopo Buttigieg, Klobuchar e lo stesso ex sindaco di New York, anche gli ex concorrenti Kamala Harris e Coory Booker si sono allineati, appoggiandolo ufficialmente. Il consuntivo di «Bernie», invece, è deludente. Il leader «socialista democratico» aveva provato a recuperare consensi tra la comunità afroamericana, mettendo in vetrina l’endorsement di Jesse Jackson, negli anni Sessanta collaboratore di Martin Luther King, poi leader del movimento dei diritti civili e infine candidato alle presidenziali del 1984 e 1988. Operazione fallita.
I numeri
In questo turno verranno distribuiti 352 delegati, così suddivisi: Michigan (125), Washington (costa occidentale, 89), Missouri (68), Mississippi (36), Idaho (20) e North Dakota (14). La posta in gioco viene ripartita in modo proporzionale tra i candidati che superano la soglia del 15%. Biden parte con 670 delegati, cui potranno aggiungersi nella Convention di luglio i 61 lasciati in eredità da Micheal Bloomberg, i 26 di Pete Buttigieg e i 7 di Amy Klobuchar. Sulla carta un totale di 764, contro i 574 di Sanders. La soglia da raggiungere per ottenere la nomination è 1991 delegati.
Giuseppe Sarcina, Repubblica.it