Cancellazioni per oltre 5 milioni di euro negli alberghi di Palermo e provincia. Le strutture ad oggi registrano un’occupazione media del 10%, che rispetto alla media dell’anno scorso è -70% con un inevitabile e immediato drastico taglio della forza lavoro. Sono i numeri di Federalberghi che forniscono una fotografia buia dei primi giorni dell’emergenza coronavirus. Dice Ivano Ferazzoli direttore Ibis Cristal Palace: “L’intero sistema del turismo è nella paralisi e non possiamo sostenere questa impresa da soli. Il tempo che rimane è pochissimo e serve subito un’azione di sostegno da parte della politica”. “Siamo messi a dura prova – conferma Giulia Briguglia, sales manager del gruppo HotelSphere – la nostra speranza è che questa ferita possa essere limitata soltanto al prossimo mese e di poter tornare a pieno regime già a partire da maggio. E’ impensabile che l’intero settore stia al minimo del volume per uno-due mesi, senza che siano stati previsti ancora misure assistenziali per il pagamento di stipendi e tasse”. “Lo stop dei gruppi scolastici, nostro maggiore cliente, è stato per noi drammatico – sostiene Francesca Saitta proprietaria dell’Hotel Athenaeum – 100% delle cancellazioni che corrispondono all’80% del nostro fatturato”. Quindi danni economici irreparabili. “Paralisi totale anche per il segmento Mais, il colpo è durissimo. Nella nostra struttura – sostiene il direttore del San Paolo Palace, Salvo Romano – la maggior parte degli eventi programmati sono stati cancellati così come i pernottamenti. Siamo passati, in poche settimana, dall’overbooking al 30% dell’occupazione”.
Da una breve analisi fatta, all’inizio dell’anno si prospettava una stagione “serena ed interessante con i numeri altissimi”, sottolinea Ludmila Kuzhel direttrice Hotel President Ibis Style, ma in poco più di una settimana “la perdita di tutto il lavoro svolto negli anni passati di certo non porta alcun pensiero positivo. La città è stata praticamente isolata. La previsione della stagione 2020? Adesso tutto è molto compromesso”.
Anche nell’extra alberghiero la situazione è drammatica: “Abbiamo registrato per tutto il comparto dell’extra – dice Francesco Ponte, coordinatore Federalberghi Extra – la quasi totale cancellazione di tutte le prenotazioni per i mesi di marzo e aprile. La nostra preoccupazione è che il settore turismo possa non essere considerato a parità di emergenza con la sanità e la scuola. Se fosse così è imminente la fine delle piccole e medie attività”.