L’assistente interagisce con dispositivi da agganciare a oggetti
Non solo le ricerche online: Google è in grado di cercare per noi anche gli oggetti fisici che tendiamo a perdere, come le chiavi di casa e dell’auto. Merito dell’assistente vocale, e della collaborazione con l’azienda Tile, specializzata in dispositivi Bluetooth da agganciare agli oggetti per poterli ritrovare.
I device hanno vari design e dimensioni per poter essere uniti a ciò che si vuole tenere sotto controllo. Prendono la forma di una carta di credito da inserire nella portafoglio o nella borsa, di piccoli bottoni adesivi da attaccare al telecomando o alla macchina fotografica, o di quadratini forati da agganciare al portachiavi.
Una volta che questi tracker sono abbinati a un oggetto, si può usare l’assistente virtuale di Google per ritrovarlo. Che sia dallo smartphone o da un altoparlante, si può chiedere all’assistente “Fai suonare le chiavi” oppure “Dov’è il portafogli?”. Se è in casa, offrirà indicazioni, e se invece lo si è dimenticato o perso fuori, potrà dire l’indirizzo a cui andarlo a riprendere.
Ansa.it