Per ripopolare alcune parti danneggiate della Grande Barriera Corallina australiana, letteralmente soffocate da infestazioni di alghe, sono state rilasciate in mare milioni di larve di coralli, che hanno già iniziato a insediarsi nella loro nuova casa.
Nei prossimi mesi, se tutto andrà secondo i piani degli scienziati, daranno vita alle splendide e delicate creature multicolori che caratterizzano il reef più spettacolare e minacciato del pianeta.
La Grande Barriera Corallina australiana, inserita tra i patrimoni mondiali dell’UNESCO, è infatti esposta ai sempre più pressanti rischi dei cambiamenti climatici, e in particolar modo alla conseguente acidificazione dell’acqua marina, che determina il famigerato fenomeno dello sbiancamento dei coralli, a causa della “fuga” delle alghe che vivono in simbiosi con essi.
Ma non tutte le alghe sono benefiche per i coralli. In alcune aree del reef australiano, che si estende per circa 2.300 chilometri al largo del Queensland, l’inquinamento scaturito dalle operazioni di dragaggio e dal continuo afflusso di nutrienti in mare ha fatto aumentare in modo significativo il numero di alghe.
Sono state registrate vere e proprie esplosioni di questi organismi, che mettono a repentaglio i delicati equilibri dell’ecosistema corallino. Il numero soverchiante di alghe sta infatti soffocando i coralli, e gli scienziati hanno deciso di intervenire per provare a salvare le porzioni di reef più a rischio.
Nello specifico, i biologi marini dell’Università Croce del Sud, dell’Università James Cook e dell’Istituto Australiano di Scienze Marine (AIMS) si sono concentrarti su cinque aree nei pressi di Magnetic Island, sita a una decina di chilometri a largo di Townsville, dove il reef sta soffrendo particolarmente.
di Andrea Centini, fanpage.it