Notizie negative per Prysmian. Secondo Bloomberg, la Edgartown Conservation Commission ha negato il permesso necessario per il progetto sottomarino da 200 milioni di euro recentemente vinto da Prysmian per la connessione di un parco eolico offshore negli Stati Uniti, ai sensi della legge sulla protezione delle paludi del Massachusetts e dell’impatto negativo atteso su un’area “fondamentale per la protezione della pesca marittima, dei terreni contenenti molluschi, per la prevenzione dei danni provocati dalle tempeste, per il controllo delle inondazioni e la protezione degli habitat della fauna selvatica”.
Inoltre, Vineyard Wind (partnership 50/50 tra Copenhagen Infrastructure Partners e Avangrid Renewables) ha annunciato di essere stata informata dal Bureau of Ocean Energy Management che non sono ancora in grado di rilasciare una dichiarazione di impatto ambientale finale (EIS) sul progetto. Per Fidentiis si tratta dunque di notizie negative per Prysmian, dato che il progetto sottomarino da 200 milioni di euro recentemente aggiudicato per la connessione di un parco eolico offshore negli Stati Uniti deve passare attraverso diversi processi di approvazione federali, statali e locali e potrebbe essere ritardato ulteriormente.
Si ricorda che la consegna e la messa in servizio è previsto per il 2021. “Evidenziamo che il gruppo ha storicamente operato quasi esclusivamente in Europa, quindi questo nuovo progetto statunitense, per il quale stimiamo un impatto del 2% sull’ebitda 2020-2021, potrebbe rappresentare il primo passo verso una potenziale espansione del business dei progetti energetici, aumentando, a nostro avviso, la visibilità a medio-lungo termine di questa divisione”, afferma Fidentiis che sul titolo Prysmian, in calo dello 0,56% a 18,58 euro al momento in borsa, mantiene il rating buy e il target price tra 22 e 23 euro.
Francesca Gerosa, Milano Finanza