Previsti 1,375 miliardi di dollari per realizzare delle barriere al confine
Un accordo bipartisan è stato raggiunto al Congresso americano per finanziare la sicurezza del confine col Messico ed evitare un nuovo shutdown dal 15 febbraio e il conseguente blocco parziale delle attività di governo. Lo riportano i media americani, citando fonti congressuali. Secondo le anticipazioni della Cnn l’accordo non parlerebbe di muro col Messico, ma prevedrebbe 1,375 miliardi di dollari per realizzare delle barriere al confine, tra cui oltre 100 chilometri di reticolato. Finora il presidente Donald Trump non ha mai arretrato sulla sua richiesta di 5,7 miliardi per costruire un muro di acciaio. Se dovesse passare, il piano stanzierebbe i fondi necessari per non fermare il governo federale. Ora resta da capire se l’intesa avrà il sostegno del presidente americano Donald Trump. La svolta sarebbe arrivata dopo un confronto di due ore tra leader negoziatori, i senatori Shelby e Patrick Leahy (democratico) e i deputati Nita Lowey (dem) e Kay Granger (Gop). Lowey ha definito l’accordo «un buon prodotto». Il Congresso ha fino a sabato di tempo per approvare il bilancio e finanziare il governo fino al prossimo 30 settembre. Fonti parlamentari sostengono che il presidente firmerà la Legge anche se non contiene i 5,7 miliardi di dollari che ha chiesto per la costruzione del Muro e che poi ricorrerà ad un ordine esecutivo per finanziarlo.
Trump contestato
E il presidente americano ha subito una contestazione durante il comizio a El Paso, in Texas. Trump, accolto da un’ovazione dai suoi sostenitori, circa 6 mila, è stato però interrotto per almeno tre volte. «Andate a casa dalla mamma… vi metterà in castigo», ha replicato il presidente Usa ai contestatori. In contemporanea, sempre a El Paso, si è tenuto il contro comizio del dem Beto O’Rourke, con bagno di folla per lui: hanno partecipato tra le 7mila e le 10mila persone.
Corriere.it