In risposta a richiesta autorità, dilemma privacy-pubblicità
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YouTube limita la raccolta dei dati che prende sui video per bambini, in risposta alla richiesta delle autorità. Ai creatori di contenuti ha iniziato a richiedere di comunicare esplicitamente se i video sono destinati ai bambini o meno e a partire da gennaio quelli destinati ai bambini non avranno alcun commento, non presenteranno pop up che suggeriscono altri contenuti da vedere e non saranno accompagnati da pubblicità mirata. Lo riporta il Wall Street Journal, sottolineando che la scelta di Google, a cui fa capo YouTube, mostra le difficoltà nel trovare un equilibrio fra la privacy e un modello di business basato sulla pubblicità.
Ansa.it