Le stelle ipergiganti sono corpi giganteschi e molto luminosi, la loro massa è decine di volte quella del Sole e sono 500.000 volte più luminose.
La loro atmosfera è così grande che, al posto del Sole, raggiungerebbe Giove.
Queste stelle hanno una temperatura superficiale che oscilla tra i 4000 e gli 8000 gradi, con cicli molto regolari.
Un team internazionale di astronomi, guidati da Alex Lobel del Royal Observatory of Belgium, ha osservato in dettaglio la variazione di temperatura di quattro ipergiganti e hanno pubblicato i loro risultati su “Astronomy & Astrophysics Journal“.
Grazie a una lunga serie di misure, gli astronomi hanno potuto osservare come queste giganti si riscaldano in alcuni decenni e raffreddano in pochi anni. Le ipergiganti fanno parte del grande gruppo delle stelle pulsanti.
Il ciclo inizia con una stella fredda, in alcuni decenni la sua temperatura raggiunge gli 8000 gradi; a questa temperatura l’atmosfera diventa instabile a causa delle pulsazioni e ad un certo punto l’intera atmosfera erutta.
Il risultato è il raffreddamento, accelerato dalla ricombinazione di protoni ed elettroni a formare idrogeno.
Il raffreddamento dagli 8000 ai 4000 gradi avviene in circa 2 anni.
Il ciclo può iniziare nuovamente, con una stella leggermente meno massiva.
Gli astronomi pensano che le ipergiganti possano trasformarsi in stelle più calde e morire come supernovae, l’origine delle nebulose e da cui può ricominciare il ciclo di morte e rinascita delle stelle.
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