La pressione fiscale nel secondo trimestre 2019 è stata pari al 40,5%, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Lo comunica l’Istat diffondendo i dati del conto trimestrale delle Amministrazioni pubbliche, reddito e risparmio delle famiglie e profitti delle società. Continua quindi il trend che anche nel primo trimestre aveva segnato un aumento di 0,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, registrando il dato più alto dal 2015.
Aumenta il reddito disponibile delle famiglie
Nel secondo trimestre del 2019 il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato dello 0,9% rispetto al trimestre precedente, sia in termini nominali sia in termini reali, ovvero di potere d’acquisto. L’Istat registra così un’accelerazione a confronto con i primi tre mesi dell’anno. Quanto alla capacità di spesa, il progressivo recupero, si spiega, è favorito dalla «dinamica quasi nulla dei prezzi al consumo».
Aumenta la propensione al risparmio
Aumenta anche la propensione al risparmio delle famiglie, che nel secondo trimestre è stata pari all’8,9%, in aumento di 0,8 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. L’Istat spiega che il rialzo «riflette una crescita della spesa per consumi finali decisamente meno sostenuta rispetto a quella registrata per il reddito disponibile lordo». La spesa infatti rimane quasi ferma rispetto al trimestre precedente (+0,1%).
Corriere.it