Mentre il Decreto Crescita prova a stringere le maglie sui furbetti degli affitti brevi, introducendo tra l’altro un codice univoco che diventerà obbligatorio per gli inserzionisti degli appartamenti che saranno così noti al Fisco, Airbnb si fa i conti in tasca per provare a determinare qual è stato l’impatto della sua attività sui principali centri italiani. Mixando da una parte le cifre spese dai vacanzieri presso gli host italiani e dall’altra – sulla base di un sondaggio sottoposto ai viaggiatori – i denari messi in circolo dai visitatori nell’economia locale.
Il totalone diffuso dalla piattaforma – che resta in rotta di collisione con l’Agenzia delle Entrate non applicando (in attesa degli ultimi gradi di giudizio) la trattenuta sulla cedolare secca degli affitti – è di oltre 5 miliardi di euro nel corso del 2018. Una cifra che pone l’Italia al quarto posto per ‘economiè beneficiarie della presenza del portale, dopo Usa, Francia e Spagna e davanti al Regno Unito.
“In Italia”, spiega l’ufficio studi della piattaforma, “la stima dell’impatto economico diretto di Airbnb per il 2018 sfiora i 5,4 miliardi di euro. A livello regionale, il Lazio spicca per numero di arrivi e benefici economici, con più di 1 miliardo di euro, seguito dalla Toscana (961 milioni) e dalla Lombardia (760 milioni). Quest’ultima è anche la regione con la spesa media giornaliera più alta da parte dei visitatori (153 euro, contro 125 della media nazionale), mentre quelle in cui è meno elevata sono invece Puglia (86 Euro) e Sardegna (87 Euro)”.
Considerando le singole mete, Roma vince con una stima di affari per quasi 1 miliardo (961 milioni), seguita da Firenze (445 milioni), Milano (382 milioni), Venezia (300 milioni) e Napoli (160 milioni); “una classifica che rispecchia anche la tendenza degli arrivi nel nostro Paese”, ricorda lo studio. La Capitale supera per volume d’affari Madrid (702 milioni), Amsterdam (505 milioni) o Berlino (470 milioni). Anche Firenze è nella top ten europea e Milano è fuori di un soffio. Proprio nella Capitale, però, si trovano i visitatori che spendono meno tra le cinque maggiori mete turistiche, con 129 euro in media al giorno, seguita da Milano con 137.
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