«Si comunica che a partire dal 10 giugno verranno posizionati presso tutte le stanze di degenza del presidio i crocefissi. Si raccomanda la massima disponibilità di accesso affinché la manutenzione possa svolgere in tempi brevi il compito di posizionamento. Si ringrazia per la collaborazione».
È la lettera firmata dal direttore dell’ospedale di Chivasso Alessandro Gilardi. Una decisione subito difesa dal direttore dell’azienda sanitaria To4 Lorenzo Ardissone: «Nessuna novità, i crocefissi ci sono sempre stati. Facendo i lavori mesi fa, alcuni crocefissi si erano rotti e abbiamo semplicemente ritenuto di sostituirli»
Se Ardissone la butta giù come una banalità, la cosa ha immediatamente suscitato reazioni contrastanti, dentro e fuori l’ospedale. Fioccano le reazioni politiche, da Marco Grimaldi di Leu al radicale Silvio Viale: «C’è sempre qualcuno più salviniano di Salvini».
Ardissone insiste nello spiegare che Salvini non c’entra: «Ho chiesto a tutti gli ospedali dell’azienda di fare una verifica. A Cuorgné è stata fatta un anno fa. Ma se a un paziente il crocefisso dà fastidio, lo togliamo».
Giovanna Favro, La Stampa