Il ministro ha sottolineato poi che “io porto in dote a chi ci ascolta e paga lo stipendio dei ministri perché portino risultati non delle chiacchiere, abbiamo ridotto quest’anno del 92% gli arrivi via mare, abbiamo dimezzato i morti e dei dispersi. Evidentemente la politica seria, rigorosa ha riportato l’Italia ad essere un paese che difende i suoi confini e le sue regole e ha nei numeri un risultato perché da 7.500 sbarchi siamo a 600 e ripeto il numero dei morti e dei dispersi si è dimezzato. Salviamo vite ed evitiamo problemi e reati in Italia”.
“Chi fugge dalla guerra può essere riconosciuto tale dai luoghi da dove fugge, stiamo lavorando perché la guerra non ci sia. In Italia stanno arrivando con i corridoi umanitari in aereo bambini e disabili. Ribadisco in Italia non si arriva senza permesso”, ha aggiunto Salvini sottolineando ancora una volta: “Ribadisco ancora che i porti italiani sono chiusi. Il ministro dell’Interno, a prescindere da chi lo fa, è l’autorità massima nazionale di pubblica sicurezza, ed è colui che può autorizzare lo sbarco nei porti di Genova, Trieste o nel porto di Catania o altro. Se per interesse nazionale, per difendere la sicurezza di 60 milioni di italiani, il ministro ritiene che non ci sia nessun porto dove far attraccare barchini o barconi, ha l’autorità di deciderlo”.