Fisco, sulla casa un peso da 40 miliardi

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Un bacino dal quale l’Erario attinge ogni anno 40 miliardi. Ma ancora fortemente segnato da una mappatura ormai vetusta, tanto che secondo i registri pubblici i valori del mattone sono la metà di quelli del mercato.

L’Agenzia delle Entrate ha fatto il punto sul rapporto tra Fisco e Casa, con il direttore Antonino Maggiore, in audizione in commissione parlamentare di vigilanza sull’anagrafe tributaria. “Complessivamente la tassazione immobiliare nel 2018 si può stimare in 40 miliardi di euro. Le imposte di natura reddituale pesano per il 21%, quelle di natura patrimoniale per il 49% e quelle sui trasferimenti e sulle locazioni (Registro) per il restante 30%”, ha spiegato.

Tra i dati portati in Parlamento, anche quello sul rapporto medio nazionale tra il valore di mercato delle abitazioni e quello catastale, ai fini Ici e Imu. Nel tempo ha registrato diverse variazioni e secondo l’Agenzia delle Entrate nel 2017 è stato pari all’1,92, quasi doppio dunque, ma comunque ridotto a confronto con il passato. Tra il 2000 e il 2005 il rapporto infatti passò dal 2,35 a 3,39, quindi il valore di mercato superò più di tre volte quello catastale, “a causa dell’impetuosa crescita dei prezzi”. Come sappiamo, dalla crisi in avanti il mattone non si è ancora ripreso.

Maggiore ha fatto sapere che negli ultimi due anni le Entrate hanno svolto “la campagna di accertamento massivo dei fabbricati rurali iscritti senza rendita solo al Catasto dei terreni e non dichiarati al Catasto edilizio urbano” per far emergere l’evasione fiscale immobiliare. Risultano 318mila fabbricati sotto la lente del Fisco per accertamenti, su circa 850mila unità ancora presenti alla fine del 2018 (erano oltre 3,2 milioni nel 2011).

Repubblica.it