Saliscendi / LaVerità

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di Cesare Lanza per LaVerità

Matteo Salvini

«Più voti prendiamo e più umili diventiamo». Il suo successo in Abruzzo è stato da tutti commentato, festosamente o in modo velenoso. Colpisce il suo ottimo comportamento tattico, strategico ed estetico: l’ex ragazzaccio impertinente diventerà un imprevedibile statista? Per ora dice che non ci saranno conseguenze e consola l’amico/nemico Di Maio.

 

Luigi Di Maio

Il vicepremier grillino invece è in grande difficoltà. Il viaggio a Parigi  per flirtare con i gilet gialli è stato un errore grossolano. Il dissenso cresce ogni giorno all’interno del Movimento. E la sconfitta abruzzese arroventa i problemi. Che fare? Abbattere il governo significa dichiarare il fallimento. Ma andando avanti il rischio è un’ulteriore emorragia di voti.

 

Giuseppe Conte

Considerato re travicello, ma poi… Tomo tomo, cacchio cacchio,direbbe Totò, il premier è cresciuto nei sondaggi: ha scavalcato Di Maio e ha eguagliato Saivini. Un mediatore cauto e abile, senza arroganze, con il sostegno – la protezione – del Quirinale. Adesso si mormora di un’ipotesi, lanciata dal Messaggero, che Conte stia meditando di creare un «suo» partito.

 

Sara Marcozzi

Ahi ahi, la candidata grillìna seccamente sconfitta in Abruzzo, parla più 0 meno come Renzi dopo i suoi tracolli: la colpa è degli elettori, che non hanno capito. «Ha perso la democrazia», si è spinta a dire. La sensazione invece è che molti elettori delusi se ne sono andati perché il M5s, soffocato da Salvini, è diventato un partito come tanti altri.

 

Aaron Ramsey

Dopo CR7, il nostro campionato recupera importanza e prestigio. Da luglio il campione gallese Aaron Ramsey, svincolato dall’Arsenal, sarà della Juve. Guadagnerà 7 milioni di euro lordi (bonus esclusi) fino al 2023. Intanto per la Zebra la stagione entra nel vivo: l’ottavo scudetto consecutivo è virtualmente conquistato, Ed è pronto l’assalto alla Champions.

 

Mauro Moretti

Ne! processo d’appello per la strage ferroviaria  di Viareggio del 2009  (32 morti), la Procura generale di Rrenze ha chiesto 15 anni e 6 mesi per Mauro Moretti, a suo tempo ad di Rete Ferroviaria Italiane e di Ferrovie dello Stato. Sei mesi in meno per la prescrizione di alcuni reati, a cui però Moretti rinuncia «per rispetto delle vittime».