Apple ha sostituto 11 milioni di batterie per iPhone nel 2018
16 Gennaio 2019
Dietro al taglio nelle previsioni di fatturato di Apple nel primo trimestre 2019, che ha portato al crollo del titolo in Borsa, c’è il programma di sostituzione della batterie, ha detto il Ceo Tim Cook durante un’assemblea con i lavoratori di Apple. La media normale è di circa 1-2 milioni di sostituzioni all’anno
Filtrano le prime indiscrezioni dell’assemblea che Tim Cook ha voluto tenere qualche giorno fa a Cupertino con tutti i dipendenti dell’azienda a seguito del crollo in Borsa del titolo dell’azienda a sua volta causato dal taglio delle previsioni per il primo trimestre 2019. La diminuzione di fatturato è in buon parte (ma non solo ) colpa del numero decuplicato di sostituzioni di batterie degli iPhone, da 1-2 milioni all’anno a 11 milioni, effettuate per di più a prezzi molto più bassi (29 dollari) di quelle tradizionalmente pagate per la stessa operazione (circa 120 dollari). La previsione di fatturato del primo trimestre è passata da un valore compreso nella forbice di 89-93 miliardi di dollari alla cifra secca di 84 miliardi (73,3 miliardi di euro) e ha provocato una dura reazione della Borsa americana, facendo perdere circa un quinto della capitalizzazione di mercato dell’azienda, che fino a poco tempo fa deteneva il record di capitalizzazione della Borsa americana.È stato il blog Daring Fireball , molto inserito negli ambienti di Cupertino, a riportare per primo la notizia che Tim Cook abbia più volte sottolineato durante l’assemblea generale dei dipendenti la cifra di 11 milioni di batterie sostituite negli iPhone più vecchi nel corso del 2018. Si è trattato di una operazione voluta da Apple per tamponare l’effetto estremamente negativo che aveva avuto la scoperta da parte della pubblica opinione di un meccanismo per il quale le versioni passate del sistema operativo degli iPhone rallentavano i telefoni quando la batteria aveva raggiunto un determinato livello di logoramento.Assieme alla diminuita autonomia, si era al tempo giustificata Apple, la batteria consumata ha anche come effetto quello di non reggere i picchi di consumo che un processore attivato a tutta velocità comporta. Per prevenire il rischio di spegnimenti improvvisi dei telefoni – soprattutto gli iPhone della generazione 5SE, 6 e 6S – Apple aveva dichiarato di aver preferito rallentare artificialmente la velocità di funzionamento degli apparecchi.Questo però aveva portato, dopo la scoperta del fatto, a una ondata di proteste e all’accusa di aver creato un meccanismo di obsolescenza programmata per forzare i consumatori ad acquistare nuovi apparecchi dopo 12-18 mesi.Per correre ai ripari Tim Cook ha deciso a inizio 2018 di avviare il programma annuale di sostituzione delle batterie consumate (scaduto lo scorso 31 dicembre) a prezzi politici. La segnalazione così insistita del numero delle batterie sostituite da parte di Tim Cook, osserva il blogger John Gruber che porta avanti il sito Daring Fireball, ha una ragione particolare. Molti consumatori tra gli undici milioni che hanno aderito al programma, dice Gruber, una volta rientrati in possesso di un telefono con una batteria perfettamente funzionante e con il sistema operativo senza più il freno a mano tirato hanno apprezzato talmente tanto le ritrovate prestazioni da non aver sentito più il bisogno di comprare un nuovo apparecchio.E il numero di coloro i quali si sono tenuti il vecchio, rinnovato telefono è stato sufficientemente elevato da lasciare un segno nelle vendite del primo trimestre dei nuovi iPhone XS, XS Max e XR. Da qui, assieme al calo del mercato cinese e a una generale stanchezza del settore, la revisione delle previsioni di fatturato che ha portato a sua volta al crollo in Borsa del titolo di Apple, diventata da prima a quarta società al mondo per capitalizzazione di mercato nell’arco di poche settimane. Tim Cook a suo tempo aveva dichiarato che non gli importava se il piano di sostituzione delle batterie degli iPhone rallentati avrebbe impattato le vendite future dei telefoni, perché, aveva detto, “è la cosa giusta da fare per i nostri clienti ”.