Volare con il proprio bambino senza l’altro genitore? Si può fare, naturalmente, e non è affatto difficile dal punto di vista burocratico. Se sul passaporto del minore sono indicati i nomi di entrambi i genitori, basta quello per varcare la soglia dei controlli e dirigersi verso il gate di imbarco.
A volte, però, le compagnie aeree ci complicano la vita. La low-cost EasyJet infatti chiede, in questi casi, una “dichiarazione di accompagnamento” o di affido che bisogna farsi rilasciare dalla Questura. Un’incombenza notevole visto che, oltretutto, per farsi rilasciare il documento bisogna presentarsi entrambi. Tutto questo, senza che sia necessario. Il caso è emerso su alcuni gruppi Facebook. Sono diversi gli utenti spaesati dalla risposta fornita da EasyJet che cercano di capirci qualcosa.
Abbiamo contattato anche noi il customer care di EasyJet via Facebook e la risposta è stata la stessa: “Se la bambina parte con entrambi i genitori non serve nient’altro (che il passaporto ndr), se invece viaggia solo con te dovreste portare anche un documento di affido rilasciato dalla questura della vostra cittá di residenza”.
Sul sito della Polizia di Stato, però, è scritto chiaramente che i minori di 14 anni possono viaggiare con almeno un genitore “se sul passaporto del minore sono riportati (fatta salva diversa volontà, espressa all’atto della richiesta del passaporto) i nomi di almeno uno dei genitori in qualità di accompagnatore”.
E non è tutto: la Polizia specifica anche che “alcune compagnie aeree o di navigazione richiedono un documento di accompagnamento anche nei casi dove non è previsto dalla legge italiana e che quindi le questure non rilasciano”.
Il rischio, quindi, è che si passi mezza giornata in Questura, perché così ci ha chiesto EasyJet, per non ricevere neanche il documento richiesto? “Pur non essendo necessario, le questure rilasciano comunque la dichiarazione di accompagnamento ai genitori più che altro per non complicar loro la vita, ma se sul passaporto del bambino ci sono i nomi di entrambi, è una richiesta inutile che non ha una giustificazione di tipo amministrativo. È più uno scarico di responsabilità della compagnia aerea” spiega Angela Cannavale, primo dirigente di Polizia amministrativa alla questura di Roma.
L’impressione è che gli operatori del customer care siano “più realisti del re”, visto che sullo stesso sito di EasyJet la fantomatica dichiarazione di accompagnamento non viene mai menzionata nella pagina dedicata ai viaggiatori sotto i 14 anni.
Per viaggiare sotto i 14 anni, spiega EasyJet, sono accettate queste forme di identificazione:
- Per i voli internazionali: una carta d’identità italiana che indichi i nomi della madre e del padre;
- Solo per i voli nazionali, una carta d’identità italiana sulla quale possono anche non essere presenti i nomi dei genitori;
- Un passaporto italiano.
Federico Formica, Repubblica.it