Conoscere quanti minuti mancano all’arrivo dell’autobus, ancor prima di uscire da casa. Vedere su una mappa interattiva quali sono le farmacie aperte, dove si sta creando un ingorgo di traffico in quel preciso momento o ancora in quale pronto soccorso ospedaliero c’è meno coda: sono tutte informazioni preziose in Italia, specialmente in una città grande come Roma. Ecco perché il nuovo Ilmessaggero.it debutta stasera lanciando sezioni interattive di servizio al cittadino, aggiornate in tempo reale, oltre a ulteriori novità come una selezione di audio-articoli, letti direttamente dai giornalisti del Messaggero che li hanno scritti.
Più in generale il nuovo sito del quotidiano diretto da Virman Cusenza e edito da Francesco Gaetano Caltagirone, conferma «come già succede sulla carta il suo voler essere difensore civico dei lettori», spiega a ItaliaOggi lo stesso Cusenza che, in occasione dell’anniversario, conferma il carattere «popolare e laico della testata laddove essere popolare oggi significa interessarsi concretamente ai problemi della gente comune, sviscerandoli con chiarezza. Popolare non ha nessuna connotazione politica così come laico lo intendo indipendente dai poteri». Il tutto, peraltro, in un periodo in cui la politica italiana rivendica spesso l’intenzione di riformare il settore dell’editoria, ma quella è «una battaglia strumentale portata avanti con messaggi intimidatori verso una stampa libera», precisa il direttore del giornale che diffonde complessivamente quasi 105 mila copie carta+digitale, stando ai dati Ads di luglio 2018. «Il motivo di questa battaglia? Perché una stampa libera non soddisfa l’immagine della stampa che la politica vorrebbe invece avere. Ma per fortuna questo non sarà mai un paese illiberale…».
Tra l’altro, soprattutto in una città come Roma, un quotidiano popolare rafforza il suo approccio alla cronaca «cercando di non coprire solamente il fatto del giorno ma approfondendolo con un taglio più d’inchiesta», prosegue Cusenza. «Quindi, per esempio, raccontare lo stato di salute dell’Atac vuol dire spiegare conti e numeri ma anche e soprattutto evidenziare concretamente quanti autobus l’azienda di trasporto capitolina riesce a mantenere in circolazione».
Con una copertura del territorio che dalla città eterna e tutto il Lazio arriva fino a Umbria, Abruzzo, Molise (a cui si aggiungono le Marche in abbinata col Corriere Adriatico), il Messaggero nato nel 1878 rivede fisicamente i suoi primi 140 anni immersi nella storia nazionale col video prodotto da Rai Storia attraverso immagini dalle teche Rai e dall’archivio del giornale. La sua presentazione è in scaletta stasera durante l’evento organizzato per l’occasione negli studi di Cinecittà. In particolare, dopo l’intervento dell’a.d. Azzurra Caltagirone, segue una serie di dialoghi sull’attualità coinvolgendo le firme della testata e vari ospiti. Ne è un esempio Cusenza che discute con Romano Prodi (editorialista del giornale come Luca Ricolfi e Carlo Nordio «grazie alla cui analisi affrontiamo i grandi temi di economia nazionale», a giudizio del direttore). Ma poi ci sono anche la vaticanista Franca Giansoldati con il cardinal Gianfranco Ravasi, il vicedirettore Alvaro Moretti con l’attore e regista Gigi Proietti, il vicedirettore Osvaldo De Paolini con il banchiere Carlo Messina e ancora il caposervizio spettacoli Andrea Andrei con Riccardo Zacconi, creatore di Candy Crush.
Infine, domani in edicola uscirà un inserto dedicato alla partecipazione del Messaggero nella storia di Roma e del resto del paese.
Marco A. Capisani, ItaliaOggi