Migranti, Trenta a Ue: ‘Cambiare le regole sui porti della missione Sophia’

Share

“Nel 2015 ci siamo assunti la responsabilità politica di far nascere” la missione Sophia. “Allora si riteneva che l’azione in acque extra-territoriali sarebbe stata solo una prima fase. Le cose in Libia sono andate diversamente e la presenza di Sophia dura ormai da tre anni. Finora, come Italia, abbiamo da soli accolto tutti i migranti salvati. Questo non è più possibile, lo dico a nome del governo. Occorre cambiare le regole“. E’ un passaggio dell’intervento del ministro della Difesa Elisabetta Trenta alla riunione Ue.

“Per certi versi – ha detto la Trenta – Sophia dimostra che l’Europa sa essere un security provider, ma penso che su Sophia si giochi l’immagine dell’Europa. Siamo aperti a tutti i suggerimenti, che riflettano il concetto secondo cui l’Europa è pronta a rispondere alle sfide che la riguardano. La nostra proposta mira ad introdurre una rotazione dei porti di sbarco e una unità di coordinamento che assegni il porto al Paese competente”.

Il ministro della Difesa Elisabetta Trenta, durante una pausa della riunione con gli omologhi europei, è stata avvicinata dal ministro francese Florence Parly e da quello tedesco Ursula von der Leyen, che l’hanno ringraziata per i toni moderati del suo intervento e per il senso di responsabilità dimostrato. Lo riferiscono fonti diplomatiche.

ANSA