Sgarbi si è dimesso da sindaco di Sutri

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Vittorio Sgarbi non sarà più sindaco di Sutri (Viterbo). “Ho scelto di candidarmi sindaco di Sirmione – annuncia in una nota postata sul suo profilo Facebook -, città che ha bellezze non inferiori a Sutri, ma una reale propensione allo sviluppo culturale e turistico”. “Le mie dimissioni da sindaco di Sutri – spiega – sono irrevocabili per la piena consapevolezza della impossibilità di potere governare democraticamente in un paese dominato da infiltrazioni fasciste con arroganza e in mancanza di visione, subordinata a interessi particolari”.

Sgarbi fa poi sapere di aver già “preso contatto con gli esponenti politici” di Sirmione, piccolo gioiello bresciano sulle sponde del lago di Garda, “fra i quali l’ex sindaco, ora consigliere regionale, Alessandro Martinzoli, e l’assessore alla cultura della Regione Lombardia, Stefano Bruno Galli, che – scrive – mi hanno manifestato solidarietà per l’aggressione di Sutri e disponibilità per il nuovo progetto”.

L’annuncio sui social delle dimissioni di Sgarbi non è piaciuto invece a Viviana Beccalossi, ex assessore regionale della Lombardia e oggi consigliere del Gruppo Misto in Regione. “Fare il sindaco è una cosa seria e i Comuni non sono tram sui quali salire e scendere a proprio piacimento. Proprio per questo – sottolinea – trovo quantomeno inopportuna la possibile candidatura di Vittorio Sgarbi a Sirmione, uno dei centri più importanti della Provincia di Brescia e perla del turismo lombardo, ai cui cittadini serve un punto di riferimento da incontrare per strada e non da guardare in tv”, afferma in una nota la politica bresciana. “Le istituzioni vanno rispettate sempre e non possono essere utilizzate per farsi pubblicità”.

Dura la risposta di Sgarbi. “Aggredito da un fascista dichiarato a Sutri vengo respinto – dice il critico d’arte – da una fascista semi-pentita, direi mista, a Sirmione. Viviana Beccalossi, nota per avere fatto poco di memorabile, si permette di farmi la predica ignorando gran parte di quello che ho fatto e fingendo di non ricordare le mie innumerevoli iniziative come assessore a Milano. Decide lei – continua – che la mia candidatura è inopportuna, attaccandosi al tram, e non sapendo, per esempio, che a Sirmione, a me si deve l’accordo Stato-amministrazione comunale per la Rocca scaligera, con piena soddisfazione delle parti, fra cui l’amico ex sindaco Mattinzoli (oggi assessore regionale in Lombardia, ndr) e il soprintendente L’Occaso; così come il lancio e le numerose mostre per il Musa di Salò”.

Se Sgarbi dovesse essere eletto a Sirmione diventerebbe sindaco per la quarta volta. Il critico d’arte, infatti, prima dell’esperienza a Sutri, è stato primo cittadino di Salemi dal 2008 al 2012 e, ancora più indietro negli anni, di San Severino Marche dal 1992 al 1993.

Adnkronos