La Cina ha annunciato una reazione immediata con tariffe sullo stesso importo di 16 miliardi di beni statunitensi, puntando a prodotti iconici come le motociclette Harley Davidson, il bourbon e il succo d’arancia, tra centinaia di altri.
Le misure commerciali arrivano mentre procedono i colloqui tra americani e cinesi a Washington per cercare di porre fine alla guerra economica tra le due superpotenze economiche mondiali. Gli Stati Uniti accusano la Cina di pratiche commerciali sleali, in particolare sulla tecnologia. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump vuole ridurre il deficit commerciale dei paesi, che ha raggiunto 375 miliardi di dollari l’anno scorso. Trump ha minacciato di imporre un totale di 550 miliardi di dollari sui beni cinesi. Questa è la totalità delle esportazioni cinesi verso gli Stati Uniti dello scorso anno, pari a 505 miliardi di dollari.
Pechino è un po ‘limitata’ nell’imporre dazi agli Usa, poiché esporta di più negli Stati Uniti più di quanto importi dalla più grande economia mondiale. Tuttavia, le grandi compagnie statunitensi come Apple, Starbucks e Nike potrebbero essere colpite dai boicottaggi dei consumatori cinesi se il conflitto commerciale dovesse aggravarsi. Finora, l’economia cinese sembra non risentire delle frizioni commerciali, visto che il commercio bilaterale Usa-Cina ha mostrato una forte crescita anno su anno a luglio.
Repubblica.it