Prada chiude il primo semestre 2018 con ricavi a 1,5 miliardi di euro (+9% a cambi costanti, +3% con quelli correnti). L’ebitda o margine operativo lordo è a 271 milioni (+8%), il risultato netto a 106 milioni (+11%).
Per la società del lusso quotata ad Hong Kong quindi risultati positivi dopo una serie di trimestri col segno meno. Non a caso per l’amministratore delegato, Patrizio Bertelli, “è iniziata una nuova fase di sviluppo nella quale il Gruppo potrà esprimere il suo potenziale”.
La posizione finanziaria netta, al 30 giugno 2018 era negativa per 240 milioni, “avendo pagato nel corso dell’esercizio 186 milioni di euro dividendi”. La crescita ha interessato sia il retail (+10% a cambi costanti, +3% correnti) sia il wholesale (+8% a cambi costanti, +5% cambi correnti). Brilla il mercato Asia Pacific (+14% a cambi costanti, +7% correnti), con un’ottima performance nella Grande Cina dove le vendite sono cresciute del 17% a cambi costanti. L’America ha invertito il trend e presenta uno sviluppo a cambi costanti dell’8%, ma viene penalizzato dal cambio del dollaro (-4% a cambi correnti). Va bene anche l’Europa nonostante il calo dei turisti per il super Euro (+7% a cambi costanti, +5% correnti).
La crescita organica interessa sia Prada (+4% a cambi correnti) che Miu Miu (+2% a cambi correnti). Nel periodo il gruppo ha generato un flusso operativo di cassa per 180 milioni che “ha finanziato completamente gli investimenti che ammontano a 126 milioni di euro”.
Repubblica.it