Vi segnaliamo un’indiscrezione esclusiva: il ministro Toninelli potrebbe azzerare d’emblée il cda di Enav (è l’ente nazionale di assistenza al volo), con le stesse modalità con cui ha azzerato – qualche giorno addietro – il cda di Fs. La cosa potrebbe non stupire, perché da anni il M5s ha mosso critiche sulla gestione dell’a. d. Roberta Neri.
Nel 2016, i cinque stelle chiesero lumi sulla vicenda Enav North Atlantic, costituita dall’Enav Spa nel paradiso fiscale americano del Delaware per l’investimento di 61 milioni di dollari nella società Aireon LLC. Nel mese di aprile, di quell’anno, la procura aprì un’indagine sulla questione. I cinque stelle sul sito omonimo festeggiarono l’apertura dell’indagine, perché: “È una vicenda anomala e dai contorni poco chiari su cui il M5S da tempo aveva chiesto chiarimenti al governo con un’interrogazione parlamentare e ai vertici Enav, senza ricevere risposte soddisfacenti. Ci fa piacere che le nostre segnalazioni non siano cadute nel vuoto… Fin dall’inizio ci è sembrato anomalo che a tale strategico investimento la nostra società di servizi di navigazione aerea non avesse partecipato direttamente, come tra l’altro hanno fatto gli altri partner europei, e abbia viceversa deciso di optare per un veicolo societario costituito in un noto paradiso fiscale e per di più impiegando la forma giuridica del limited liability company che consente di mantenere anonimi i propri soci”. Enav ha sempre ribadito la propria estraneità a ogni illecito, eppoi non si è saputo più nulla.
Comunque le critiche di M5s non si fermano nel 2016. Quest’anno, a marzo, il deputato Giuseppe D’Ippolito ha denunziato, sulle colonne del Corriere della Calabria, un’attività di Enav volta a penalizzare l’aereoporto di Lamezia Terme e in generale tutti gli aeroporti di Calabria: “Per distribuire maggiori utili agli azionisti di Enav, saranno trasferiti fuori regione i servizi esistenti di controllo di avvicinamento radar e procedurale, con gravi conseguenze per la competitività degli scali della Calabria e l’indotto economico. Inoltre i diversi lavoratori coinvolti, specie quelli impiegati a Lamezia Terme, rischiano il licenziamento o lo spostamento altrove, drammi da impedire in ogni modo”.
E sempre a marzo, i consiglieri regionali della Puglia Gianluca Bozzetti e Antonio Trevisi – sul sito legato al movimento, Puglia a cinque stelle – hanno tuonato contro il piano aziendale della società per gli anni 2018-2022, che prevede la riduzione da quattro a due dei Centri di Controllo presenti in Italia, con la riorganizzazione di quelle situate a Brindisi e Padova. I consiglieri hanno mostrato preoccupazioni sulle eventuali ripercussioni negative sul numero di dipendenti.
Da come avete potuto notare, le critiche di M5s sull’organico di Enav sono tante e ben articolate, fino al punto da sussurrarci che la possibilità dell’azzeramento del cda sia un qualcosa di piuttosto concreto.