Saliscendi / LaVerità

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di Cesare Lanza per LaVerità

Sebastian Vettel

II grande pilota della Ferrari sale a più 8 in classifica davanti all’antagonista Hamilton a Silverstone: lo sorpassa con uno scatto formidabile in partenza, poi si esibisce in un fantastico allungo su Valtteri Bottas. Hamilton rimonta, ma riesce a piazzarsi solo al secondo posto. Chissà come finirà il duello con la Mercedes! Una cosa è certa: ora la Ferrari è super competitiva. È l’inizio della fine per la May? Forse no, ma è in bilico. Le dimissioni di Boris Johnson, popolarissimo anche per la capigliatura bionda, disordinata come neanche gli hippy ai tempi d’oro) sono pesanti. Theresa lo aveva imbarcato nella sua squadra. E ora? Non si discute di Brexit sì 0 no, ma come uscire dall’Europa: la May vorrebbe procedure morbide. Ma ha perso autorità e prestigio.

Edinson Cavani

Più precisamente, Edinson Roberto Cavani Gomez:ha portato l’Uruguay ai quarti nel Mondiale, poi si è infortunato e si è visto quanto valesse. La squadra sudamericana (ottima grazie alla guida di Oscar Tabarez) in attacco senza il suo goleador si è arresa alla Francia, neanche l’ha impensierita. Cresce il prestigio di Edinson, però a 31 anni ha vinto solo una Coppetta America.

 

 

Alessandro Florenzi

La lunga trattativa con la Roma ha un po’ stufato, anche i tifosi sembrano esasperati. Da una parte Florenzi dice che vorrebbe emulare Francesco Tottì e Daniele De Rossi, romanisti avita. Dall’altra non accetta il ragionevole rinnovo proposto dal club. Ha 27 anni e il diritto di riflettere sul suo futuro. Ma si decida! Totti e De Rossi (qualità superiore!) non facevano cosi…

 

Luis Enrique

 

Diciamola verità: quando è arrivato in Italia, alla Roma, é stato frettolosamente sottovalutato. Forse perché voleva cambiare tutto e subito. Ma Luis, con i suoi meriti, si sta togliendo grandi soddisfazioni: prima tre anni al Barcellona, con nove titoli, tra cui due scudetti, una Champions e un mondiale di club. E ora ha realizzato il sogno di diventare et della Spagna.

 

Neymar

Val la pena dispendere ancora qualche parola su Neymar. Insieme con Leo Messi è stato la grande delusione del Mondiale. Perché ha fatto ridere mezzo mondo, con le sue teatrali sceneggiate, rotolandosi aterra. Così gli arbitri (nella gara in cui il Brasile è stato eliminato ) non gli hanno più creduto e non gli hanno concesso quello che -forse – gli era dovuto.