Stiamo assistendo ad una trasformazione importante di società come Uber e Lyft, che stanno iniziando a riversare i propri investimenti verso società di bike sharing
San Francisco, un territorio conteso. L’acquisizione di queste società ha portato le società di car sharing a spremerne fin da subito i frutti e in questo periodo sia Lyft che Uber sono in corsa per conquistare il trasporto privato dei monopattini elettrici nella città californiana. L’amministrazione sarà chiamata a decidere a breve a quale società sarà affidato il trasporto su due ruote, in molti prevedono la vittoria di Lyft visti i “buoni rapporti” che Motivate si è creata con le amministrazioni di moltissime città statunitensi.
Il New York Times, dal canto suo, giudica il mercato del bike sharing non proprio gigantesco ma sicuramente in grande crescita e che sul lungo termine potrebbe regalare agli investitori importanti guadagni.
La risposta del perché le aziende di car sharing si stiano muovendo verso questa strada la fornisce la stessa Ceo di Uber, la quale dopo l’acquisto di Jump ha spiegato:”Vogliamo essere l’Amazon dei trasporti”. Il motivo sarebbe nel riuscire a dare una maggior scelta al cliente, mettendolo nella condizione di poter decidere se prendere una macchina, una bicicletta oppure l’autobus.
Il car sharing e il bike sharing non sembrano destinati ad entrare in collisione nonostante la fetta di mercato del secondo si stia ampliando e sviluppando sempre di più tanto da “costringere” società affermate nel settore ad essere acquisite dalle grandi del trasporto privato.
Il Giornale.it