
A questo punto bloccare la Tav sarebbe “un gesto autolesionistico”. Ne è convinto il presidente degli industriali torinesi Dario Gallina che intervenendo all’assemblea dell’Unione industriale ha ribadito che “per Torino la Tav e’ di vitale importanza. Su questo tema – ha aggiunto – non so perche’ mi viene di piu’ da guardare la nostra sindaca”. Ed ancora : “Nelle ultime settimane importanti rappresentanti politici chiedono che il progetto della Tav sia sottoposta a una procedura di verifica basata sull’analisi di costi e benefici dell’opera. Una valutazione che puo’ essere condotta da diversi punti di vista: da quello del sistema dei trasporti, certamente, ma anche da quello del sistema della logistica italiana e della sua evoluzione. E, perche’ no?, da quello del rilancio del Nord Ovest, che resta una delle grandi macroaree del Paese”. “Non credo – ha osservato – che fare ulteriori analisi di parte (quante gia’ ne sono state fatte!) possa portare alla giusta soluzione. Come altri Presidenti di Regioni del nord anche noi vorremmo ricordare al governo che siamo gia’ andati troppo in la’ con i lavori della Tav per buttare tutto all’aria, disinteressandoci delle conseguenze che un atto simile avrebbe sul piano internazionale e delle relazioni economiche con gli altri Paesi. Vi sarebbe chi ne approfitterebbe per escluderci dai nuovi grandi assi di comunicazione come la grande Via della Seta”.
A questo punto, continua, “bloccare la Tav sarebbe solo un gesto autolesionistico. Punitivo soprattutto per il Nord Ovest e le sue ragioni di sviluppo. Penso sia facile comprendere che la posta in gioco non e’ un treno veloce per la Francia, ma una piattaforma di crescita che parla agli interessi economici dell’intero Nord Ovest. Confidiamo che il Governo agisca con responsabilita’ e buon senso”.