Martin Cooper della Motorola chiamò Joe Angel alla Bell. Era il 1973, ma furono messi in commercio solo anni dopo
È una storia lunga 40 anni e ha pure una data d’inizio: il 3 aprile del 1973, il giorno in cui, con la prima telefonata da rete cellulare, si è aperta l’era dei telefonini. La scena si svolge per le strade di New York, dove l’ingegnere della Motorola Martin Cooper (oggi 89enne) prova il suo apparecchio cellulare che ha la grandezza di una scarpa. Sa già chi chiamerà, e forse se la ride: il suo amico e rivale della Bell Laboratories AT&T, Joe Engel, che lavora nella sua stessa direzione. Compone il numero del suo ufficio e con due frasi due scrive la storia: “Alla Motorola ce l’abbiamo fatta, la telefonia cellulare è una realtà”. Se questa chiamata è scritta nei libri di storia della tecnologia, va detto che da quel giorno ne dovette passare di acqua sotto i ponti prima che il telefonino venisse commercializzato. Tanto tempo e tanti soldi: dieci anni e un investimento di un milione di dollari per mettere a punto il DynaTAC, acronimo di Dynamic Adaptive Total Area Coverage, considerato il primo telefonino di sempre.
Certo, quel diminutivo c’entrava poco. Chi c’era si ricorda di quell’oggetto che pesava un chilo e costava uno sproposito, quattromila dollari, e non aveva lo schermo. Con una batteria che nonostante le dimensione non riusciva a resistere per più di mezz’ora e la ricarica durava uno sproposito.
Dal 1983, giorno in cui comparve sugli scaffali, il telefonino cominciò a diffondersi tra le persone più abbienti che lo sfoggiavano come vero e proprio status symbol. E così è rimasto per diversi anni: ce ne sono voluti ben sette prima di raggiungere il milione di utenti. Da quel momento in poi, però, lo sviluppo è andato al galoppo: i gadget è diventato di massa, ha cambiato forma sino a diventare in qualche caso piccolo e sottilissimo
(sempre con la Motorola il prima fila, ricordate il Razor?), in molti casi economico, quasi sempre con potenza pari ai computer di qualche manciata di anni prima e con capacità di collegarsi in rete in modo soddisfacente. Un successo che, anno dopo anno, non ha conosciuto limiti.
la Repubblica