Lo scambio di piattaforme e l’ipotesi di cessione di Premium fanno schizzare al rialzo le azioni del Biscione
Balzo in apertura per Mediaset, nella prima seduta di Borsa dopo il raggiungimento dello storico accordo con Sky. All’inizio il titolo non riesce a fare prezzo e rimane in asta di volatilità segnando un rialzo teorico del 5,4%, poi a pochi minuti dal suono della campanella a Piazza Affari, il titolo guadagna il 7,58% a 3,35 euro.
Gli analisti promuovono a pieni voti l’accordo Mediaset-Sky. Per Equita l’accordo infatti è “molto positivo” per il Biscione perché stima ricavi addizionali per circa 70 milioni dal 2019. La società alza le stime di Ebit 2019-20 della Integrated TV del 33%, quello consolidato del 12% e l’utile netto consolidato del 22%. Il giudizio di Equita resta neutral ma si alza il target del +11% a 3.9 euro per azione, visto che “ci attendiamo una reazione decisamente positiva e riteniamo che per Vivendi sia importante ora proporre un deal attraente a Mediaset (speculative appeal), prima che l’accordo commerciale con Sky diventi un’alleanza strategica”. Mediobanca Securities conferma l’outperform per il titolo Mediaset, e alza il target price a 4,34 euro per azione (da 4), che vede spazio per una crescita del 30% delle stime sull’Ebit per il mercato della tv italiana, e assegna un valutazione dell’accordo di 400 milioni. Giudizio positivo anche da Fidentis: “invece di aspettare qualsiasi risultato della causa contro Vivendi, Mediaset ha finalmente deciso di agire e prendere una decisione aziendale su Premium“. Giudizio ‘Hold’ e target price alzato da 3,1-3,3 euro (da 3,11). Giudizio immutato su ‘neutral’ da Intermonte, con target price alzato da 3,3 euro da 3. Per gli analisti l’accordo è positivo perché accelera la sua strategia che mira a focalizzarsi sui canali in chiaro e sulla produzione di contenuti, assicura un maggior e uso delle frequenze Dtt ed è la miglior alternativa per sfruttare Premium dopo l’accordo fallito con Vivendi. “Avevamo precedentemente valutato le opzioni legate a Premium in 300 milioni, adesso calcoliamo un valore netto attuale dell’accordo con Sky in circa 700 milioni di euro”.
Les Echos: “Patto per sfuggire a Vivendi”. “Berlusconi patteggia con Murdoch per sfuggire a Vivendi”: questo il titolo di un articolo che il quotidiano francese Les Echos consacra all’annosa partita tra i due grandi gruppi italiano e francese. Per il giornale economico di Parigi, il recente accordo tra Mediaset-Premium e Sky Italia è “un nuovo colpo duro per Vivendi”, il colosso dei media guidato dall’industriale bretone Vincent Bolloré, già “attaccato dal fondo Elliott in Telecom Italia, società di cui Vivendi è azionista di riferimento”, ricorda il quotidiano nella sua rubrica High Tech & Media. Les Echos sottolinea quindi che per “riconciliarsi con il clan Berlusconi il gruppo di Bolloré dovrà ormai tenere conto del colosso europeo Sky, a sua volta ambito dagli americani Disney Comcast“. La nuova intesa Mediaset-Premium Sky – puntualizza il giornale – potrebbe inoltre trasformarsi in una “reale alleanza durante la battaglia per i diritti tv sulla serie A“. Dopo essersi affrontate per anni in “duelli dispendiosi”, l’accordo Berlusconi Murdoch punta anche ad affermare una “strategia comune per fermare il nuovo guastafeste spagnolo Mediapro“, conclude Les Echos.
Cosa prevede l’intesa. L’alleanza a sorpresa tra Sky Italia e Mediaset, siglata venerdì, porta i canali Premium del cinema e delle serie tv nel bouquet satellitare del gruppo ancora controllato da Murdoch, mentre Sky sbarca nel digitale terrestre – anche con parte della sua offerta sportiva – su bande detenute dal Biscione. Ma l’intesa va oltre e prepara, di fatto, la cessione di gran parte delle attività della pay tv del Biscione a Sky. A parte l’avvio a breve dello ‘scambio’ di piattaforme, con la presenza di Mediaset sul satellite che dovrebbe arrivare prima dello sbarco di Sky nel digitale che è previsto entro giugno, il Biscione “potrebbe valutare l’opportunità di ampliare il perimetro della partnership con Sky Italia all’area operation pay e cioè ad ambiti come la manutenzione tecnica, l’accesso condizionato, l’assistenza ai clienti, le attività commerciali e altre analoghe attività operative così da poter conseguire, in futuro, ulteriori benefici economici. E Mediaset ha “ottenuto da Sky Italia il diritto di opzione senza obblighi di esercizio a cedere all’operatore satellitare, in una finestra temporale compresa fra novembre e dicembre 2018, l’intera partecipazione in una newco nella quale potrebbe venir conferito da Premium il ramo d’azienda costituito dalla sua piattaforma tecnologica, appunto l’area operation pay. L’eventuale esercizio del diritto di vendita non comporterà comunque “alcuna discontinuità all’attività di Mediaset Premium che continuerà a gestire la propria offerta e la propria base clienti“, sottolinea il Biscione.
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