Il nuovo governo che uscirà dalle urne non svenda Alitalia: è il messaggio lanciato dall’amministratore delegato di Ryanair, Michael O’Leary. «Ora Alitalia è più profittevole e dovrebbe continuare in autonomia e crescere, invece di essere venduta ad Air France o Lufthansa, smembrata o svenduta», ha osservato O’Leary, elogiando il lavoro fatto dai Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari. Il vettore dovrebbe continuare «sulla sua strada, con i propri voli a lungo raggio, o l’Italia perderà una compagnia nazionale per diventare un operatore di feederaggio a servizio delle concorrenti. Perciò, ha aggiunto O’Leary, l’ex compagnia di bandiera, che ha ancora 900 milioni di euro in cassa, deve trovare la forza di continuare a volare da sola, senza diventare la stampella di compagnie straniere. Intanto Ryanair ha annunciato 37 nuove rotte in Italia per la prossima stagione invernale, che permetteranno di trasportare 39 milioni di passeggeri all’anno in 29 aeroporti italiani, con una crescita del 5% rispetto all’anno scorso. Sul fronte sindacale, l’a.d. ha riferito che entro un paio di settimane Ryanair siglerà un accordo prima con Anpac (sindacato piloti) e poi con Anpav (assistenti di volo).
Il governo non svenda Alitalia
