A rivelare il nuovo capitolo del braccio di ferro dell’Ue con le multinazionali è il Financial Times, che cita un rapporto secondo cui Ikea avrebbe creato due distinti gruppi attraverso una rete di società in Olanda, Lussemburgo e Liechtenstein, grazie alle quali era in grado di movimentare gli utili e avvantaggiarsi di minori imposte. Gli uffici dell’Antirust della Commissione europea, guidati da Margrethe Vestager, dovranno condurre un’inchiesta per accertare se Ikea, in questo modo, ha violato le regole europee, e poi verificare in che misura quegli accordi hanno consentito a Ikea di eludere il fisco.
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