Oggi vale poco più di 9.000 dollari, ieri erano oltre 11.000. Ma all’inizio dell’anno la criptomometa più famosa del mondo veniva scambiata a 1000 dollari
Un anno fa, il Bitcoin, che funziona come i token virtuali, valeva meno di 800 dollari, toccando 1.000 dollari all’inizio dell’anno. Ma la criptovaluta ha una storia di fortissime oscillazioni sin da quando è stata lanciata nel 2009. Ogni giorno viene creato un flusso costante di circa 3.600 nuovi Bitcoin, che portano l’ammontare in circolazione a circa 16,5 milioni di unità, mentre il limite massimo è di 21 milioni. I critici hanno lanciato agli investitori il monito su una bolla simile a quella del boom delle dotcom di inizio 2000. Secondo il vice governatore della Banca d’Inghilterra gli investitori dovrebbero studiare bene il Bitcoin. Infatti – ha ammonito Sir Jon Cunliffe, responsabile per la stabilità finanziaria alla Bank of England – «le persone devono sapere che questa non è una valuta ufficiale, che non ha alle spalle nessuna banca centrale e nessun governo».
Intanto, il leggendario programmatore britannico, naturalizzato statunitense, John McAfee prevede che il Bitcoin entro il 2020 varrà un milione di dollari. «Quando ho previsto che il Bitcoin sarebbe salito a 500.000 dollari entro la fine del 2020 – twitta – ho usato un modello che prevedeva che sarebbe salito a 5.000 dollari per le fine del 2017. Il BTC ha accelerato molto di più di quanto io avessi previsto (ora è arrivato a valere oltre 11.000 dollari, ndr.). Adesso prevedo il Bitcoin a un milione di dollari entro la fine del 2020».
La Stampa