Oggi, 20 novembre, Giornata dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza: insegnanti, studenti, assieme a tanti figli e figlie di immigrati, daranno vita ai “girotondi della cittadinanza” in diverse città, prima fra tutte, piazza Montecitorio a Roma. Una delegazione del presidio permanente di Torino per la ‘Riforma cittadinanza subito’ verrà ricevuta dal presidente del Senato, Pietro Grasso
E ora tocca ai girotondi difendere lo ius soli. L’appuntamento è fissato per oggi, 20 novembre, Giornata dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza: insegnanti, studenti, assieme a tanti figli e figlie di immigrati, si stringeranno le mani per i “girotondi della cittadinanza” in diverse piazze italiane, prima fra tutte, piazza Montecitorio a Roma. Dopo la settimana di iniziative nelle scuole, organizzate con lo slogan “A scuola nessuno è straniero”, continua dunque la mobilitazione degli “Italiani senza cittadinanza”, perché «dopo tante rassicurazioni di esponenti del governo, compreso il presidente del Consiglio, sulla volontà di far approvare la legge prima dello scioglimento delle Camere, non ci sono più scuse: il tempo è adesso!». Sarebbero 800mila i beneficiari. La riforma, tra ius soli e ius culturae, avrebbe un bacino di 800mila potenziali beneficiari immediati (il 74% dei minori stranieri in Italia) e 58mila beneficiari ogni anno. Ma il testo, approvato alla Camera il 13 ottobre 2015, da due anni è fermo al Senato, dove potrebbe passare solo con un voto di fiducia. La riforma è una legge assai modificata rispetto al testo originario e non introduce affatto uno ius soli puro: chi nasce oggi in Italia non diventerebbe automaticamente italiano, tantomeno chi sbarca sulle nostre coste. Nessuna invasione di “nuovi italiani” dunque. La legge infatti pone paletti rigorosi alla concessione della cittadinanza. “L’Italia sono anch’io”. Il 20 novembre, Giornata internazionale delle Nazioni unite per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, il movimento “Italiani senza cittadinanza” e la campagna “L’Italia sono anch’io” (promossa, tra gli altri, da Acli, Arci, Caritas e Cgil) invitano a scendere in piazza in molte città italiane per ribadire ancora una volta l’urgenza della riforma. A Roma l’appuntamento è alle 16 in piazza Montecitorio per un grande girotondo della cittadinanza. «Saranno presenti bambini e bambine di alcune scuole, accompagnati da insegnanti e genitori e ci saranno alcuni dei musicisti che hanno sottoscritto l’appello promosso da artisti e scuole di musica per lo ius soli. Verrà nuovamente lanciato lo sciopero della fame a staffetta promosso dagli insegnanti nei giorni scorsi e a cui hanno aderito associazioni, politici e intellettuali. Una delegazione dal presidente Grasso. Saranno promosse azioni di pressione sui social e un invio coordinato di mail ai senatori da parte di tutte le organizzazioni promotrici e aderenti. Una delegazione del presidio permanente di Torino per la ‘Riforma cittadinanza subito’ verrà ricevuta dal presidente del Senato, Pietro Grasso». E così, a distanza di tanti anni, gli “Italiani senza cittadinanza” ricorrono a quei girotondi, che debuttarono nel 2002 nelle maggiori città italiane a difesa dei princìpi di democrazia e legalità. Le iniziative sono organizzate da L’Italia sono anch’io, Italiani senza cittadinanza,insegnanti per la cittadinanza, Movimento di Cooperazione Educativa, Centro di Iniziativa Democratica degli Insegnanti, CEMEA, A Buon Diritto, Amnesty International Italia.
La Repubblica
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