Ricavi in calo (contenuto) a causa dell’andamento dei periodici, ma margini in aumento, in particolare con l’ebitda che cresce dal 2013 fino a quest’anno per quattro esercizi consecutivi, un utile in aumento a 31,2 milioni e l’indebitamento in diminuzione. Sono i risultati dei primi nove mesi dell’anno del gruppo Mondadori, che si avvia a chiudere il primo esercizio completo con le due acquisizioni fatte lo scorso anno, quella di Banzai Media per il digitale e soprattutto quella di Rcs Libri consolidata dal secondo trimestre del 2016.
I ricavi del gruppo guidato da Marina Berlusconi, presidente, e dall’a.d.
Ernesto Mauri, sono stati pari a 924,7 milioni di euro, in calo dell’1,1%. Come detto sono i periodici Italia e Francia ad aver sofferto maggiormente con una diminuzione in entrambi i casi intorno all’8%, i primi a 216,2 milioni, i secondi a 220,1 milioni. Nella Penisola i ricavi diffusionali sono scesi del 5%, una performance comunque migliore del mercato (-11,9%), mentre quelli pubblicitari sono aumentati dell’1,4% considerando carta e digitale. Qui si percepisce il consolidamento di Banzai Media che ha contribuito a portare la pubblicità online al 28% del totale.
In Francia, a fronte di un calo di ricavi diffusionali simile all’Italia (-5%), si è avuta una diminuzione del 18,5% nella pubblicità, spiegata dal gruppo con una difficoltà temporanea dovuta ai cambiamenti nell’attività di raccolta digitale mobile/video internalizzata.
Anche i ricavi da retail sono diminuiti un po’, -1,8%, ma in quel caso si è trattato di una riduzione mirata nell’elettronica di consumo.
A crescere sensibilmente è stato il business dei libri, con cui Mondadori ha oggi il 28,4% del mercato trade, dato dal 23,1% dei propri marchi storici e dal 5,3% di Rizzoli Libri. I ricavi in questo caso sono cresciuti dell’8,4% a 385,3 milioni: in parte la casa editrice ha fatto bene di suo con vari titoli (da ultimo Ken Follet e Dan Brown) così come è andata bene la sezione educational, in parte l’incremento è dovuto al consolidamento di Rcs Libri.
Per quanto riguarda i margini, il discorso sull’ebitda ha alcuni distinguo proprio a causa del differente perimetro di confronto fra i primi 9 mesi del 2017 e quelli del 2016. Il margine operativo lordo rettificato da oneri e proventi straordinari, escludendo dal primo trimestre 2017 Rcs Libri (visto che non c’era nel primo trimestre 2016), è stato pari a 82,7 milioni e in crescita dell’8,6%. L’ebitda adjusted, includendo invece nel primo trimestre 2017 Rizzoli Libri, è pari a 75,2 milioni, in calo dell’1,3% a causa dei costi di promozione del business education nel primo trimestre. Il margine operativo lordo in generale è invece in crescita del 12,9% a 79,3 milioni, fra le altre cose grazie alla cessione dell’immobile per la logistica da 4,2 milioni.
In ogni caso, come detto, il risultato netto è pari a 31,2 milioni, in miglioramento di oltre 13 milioni (+74,8%) e l’indebitamento è sceso a 256 milioni dai 329 milioni precedenti grazie alla generazione di cassa.
Per l’intero 2017, le previsioni sono di ricavi in lieve contrazione rispetto a un 2016 pro-forma, di un ebitda adjusted in crescita e un utile in incremento di circa il 30%.
Andrea Secchi, ItaliaOggi