La compagnia del Golfo, dopo l’acquisto del 49% di Meridiana, è pronta a mettere un piede in Asia. La mossa segue il fallito tentativo di ingresso nel vettore Usa American Airline che ha chiuso la porta al vettore arabo, giudicato come un concorrente “sleale” perchè sovvenzionato dal governo
Qatar Airways non si accontenta del 20% in Iag, in pratica British Airways e Iberia, del 49% nella nostra Meridiana e del 10% nella sudamericana Latam. Dopo aver fatto ampio shopping a Ovest – e dopo aver mancato una preda d’eccezione come American Airlines che si è opposta alla proposta di acquisto della compagnia qatarina – ora il numero uno Akbar al Baker ha girato lo sguardo all’Est. In queste ore è atteso l’annuncio dell’acquisizione del 10% in una delle blasonate linee aeree asiatiche, la Cathay Pacific.
Con l’entrata in Cathay, compagnia di Hong Kong controllata da Swire Pacific col 35% e da Air China col 30%, Qatar metterebbe un piede in Cina allargando il proprio network alla parte del mondo che nei prossimi anni vedrà un incremento dei passeggeri a doppia cifra. L’unico rammarico per al Baker è lo stop all’ingresso in American Airlines, presente nella joint venture Oneworld come Cathay, la brasiliana Latam e Qatar. Uno stop, dopo l’annuncio di un ingresso in pompa magna, dovuto alla guerra intrapresa dalle compagnie Usa nei confronti dei tre colossi del golfo, Emirates, Qatar e Etihad, sovvenzionati con soldi dei rispettivi governi, e dunque concorrenti “sleali” visti dalla prospettiva statunitense.
Cathay nella prima parte del 2017 ha visto un calo dei ricavi e perdite per 250 milioni di euro nel primo semestre, contro un fatturato positivo per 40 milioni nello stesso periodo dell’anno precedente.
Lucio Cillis, Repubblica.it