Pubblicato il rapporto «Doing Business 2018». La Penisola è al 46° posto, superata dagli Usa al 4°. Francia (34esima), Spagna (28esima) e Germania (20esima)
L’Italia migliora e sale di quattro posizioni nella classifica dei Paesi in cui ci sono le condizioni più favorevoli per svolgere un’attività economica. Lo certifica il rapporto «Doing Business 2018: reforming to create Jobs», stilato da World Bank Group. Pur rimanendo in 46esima posizione rispetto alle economie di area Ocse, l’Italia registra un balzo del proprio punteggio, che passa da 71,55 a 72,70, il miglioramento pià considerevole di tutta l’area dei paesi industrializzati.
Le due economie che hanno realizzato le riforme più importanti —sottolinea la ricerca — sono l’Italia e la Francia che hanno realizzato entrambe riforme strutturali. Tra queste, per quanto riguarda la Penisola, il World Bank Group cita la razionalizzazione nei sistemi di distribuzione e misurazione del consumo di energia elettrica e le semplificazioni fiscali nei metodi di pagamento dell’Iva.
La Francia, per contro, ha realizzato importanti riforme nell’area della tutela dei diritti delle minoranze azionarie e della trasparenza societaria. I cugini transalpini si collocano tuttavia molto più su in graduatori e sono al 31 esimo posto tra i paesi in cui l’ambiente normativo è più favorevole all’impresa. Al primo posto della classifica svetta la Nuova Zelanda, mentre tra le maggiori economie del mondo gli Stati Uniti sono al 4° posto, la Germania al 20°, la Spagna al 28° e il Giappone al 34°. L’Italia ha ampi spazi di miglioramento ulteriore.
Marco Sabella, Corriere della Sera