Il declassamento del debito sovrano operato da Moody’s e’ il risultato di una metodologia “non appropriata” utilizzata dall’agenzia di rating. E’ il giudizio del ministero delle Finanze di Pechino riportato in una nota, che ha definito “ragionevole” il ritmo di crescita del debito cinese e ha rassicurato che il debito delle amministrazioni locali, uno dei maggiori timori sotto il profilo finanziario per Pechino, non pesera’ sul debito sovrano. “Questi punti di vista”, sottolinea il ministero, “sopravvalutano le difficolta’ che affronta l’economia cinese e sottovalutano la capacita’ della Cina di approfondire le riforme dal lato dell’offerta e di espandere la domanda generale”. Il declassamento operato da Moody’s aveva destato preoccupazione anche sui mercati finanziari cinesi, che hanno aperto in ribasso ed esteso le perdite nel corso della seduta mattutina. Nel corso della giornata, sia Shanghai sia Shenzhen hanno limato le perdite ed entrambe le piazze azionarie cinesi hanno chiuso la seduta in lieve rialzo: Shanghai ha segnato un +0,07%, a 3.064,08 punti, mentre Shenzhen ha guadagnato mezzo punto, chiudendo a +0,5%, a 9.812,46 punti.