Pubblicato il bando Ue per le convenzioni col governo
Stanziati 40 mln suddivisi in 10 lotti
Il governo ha lanciato ieri ufficialmente la gara europea per assegnare alle agenzie stampa le convenzioni con la presidenza del consiglio dei ministri. Il bando è suddiviso in 10 lotti differenti, pensati per le diverse capacità produttive di agenzie grandi e piccole. Lo stanziamento complessivo è di quasi 40 milioni di euro (dai precedenti 33,6 mln).
Si va dai due lotti principali che valgono ognuno 9,4 milioni circa l’anno e, per esempio, richiedono almeno 1.000 lanci di news al giorno fino all’ultimo lotto da 222 mila euro l’anno, con la garanzia di una trasmissione minima di notizie per 12 ore al giorno. Le agenzie (tricolore ma non solo) possono partecipare da sole o associandosi tra loro, anche perché sul mercato ce ne sono 11 italiane principali. In ogni caso, ogni testata può concorrere alla gara per due lotti al massimo, aggiudicandosene però uno soltanto. Aspettando il termine del 22 maggio per la presentazione delle offerte, ora è tempo di conteggi per le singole testate, cercando di capire per quali lotti possono gareggiare (viste le caratteristiche tecniche richieste) e con quali variazioni rispetto ai ricavi registrati col precedente sistema. Conteggi passibili di modifiche, comunque, visto che manca il bando di gara da circa 14 milioni per fornire news al ministero degli esteri, a cui si può partecipare in aggiunta al bando per la presidenza del consiglio. Il bando per la Farnesina è atteso a giorni.
«Il comparto così com’è oggi non può reggere le sfide del futuro», ha ribadito il ministro per lo sport con delega all’editoria Luca Lotti, che già aveva proposto una riforma del settore, poi naufragata, che avrebbe dovuto portare alla razionalizzazione delle testate (vedere ItaliaOggi del 7/3/2017). «Con il bando ci sarà la possibilità di garantire la necessaria continuità dell’acquisto dei servizi e di assicurare il pluralismo dell’informazione», ha concluso Lotti. «Mi auguro davvero che il tempo delle polemiche sia finito». Meno concorde sull’esito finale dello scontro Lotti-agenzie è stato ieri Raffaele Lorusso, segretario Fnsi (il sindacato dei giornalisti), che ha espresso «netta contrarietà» per la scelta delle gare europee che «non consentono di superare l’incognita rappresentata dai possibili contenziosi in sede giudiziaria». Secondo Lorusso, per risolvere definitivamente i problemi del comparto «l’approdo non può non essere che una legge di sistema». A proposito di possibili ricorsi, a prescindere il bando prevede un contratto iniziale di 6 mesi, che può essere rinnovato o meno per altri 30 mesi.
di Marco A. Capisani, ItaliaOggi