Dal 2013 chi compra un nuovo dispositivo Apple può scaricare gratuitamente le applicazioni della suite iWork e della suite iLife dagli App Store per iPhone e iPad oppure dal Mac App Store. L’offerta era preclusa a tutti coloro che usano ancora un Mac o un dispositivo iOS più vecchio, magari acquistato di seconda mano.
Con l’ultimo aggiornamento delle applicazioni Apple ha finalmente deciso di rimuovere questa limitazione. Ora tutti e cinque i programmi si possono scaricare liberamente, con qualsiasi Apple ID e senza alcun controllo sull’età del dispositivo in uso.
La suite iWork include tre applicazioni “da ufficio”: Pages, il programma di videoscrittura diretto concorrente di Microsoft Word; Numbers, l’equivalente di Excel per Mac e iOS; Keynote, il PowerPoint di Apple con cui si possono realizzare presentazioni ricche di animazioni e grafiche vettoriali.
GarageBand è invece una DAW – ovvero una digital audio workstation – perfetta per le registrazioni amatoriali multitraccia, per la realizzazione di podcast e per molte altre funzioni di elaborazione audio.
iMovie è l’app con la storia più controversa. Dopo aver attraversato varie fasi e trasformazioni, spesso osteggiate dagli utenti di lungo corso, da qualche anno è tornata alle origini ed è la soluzione più economica ed efficiente per il montaggio video su Mac.
Sia GarageBand che iMovie sono applicazioni con finalità amatoriali che spesso vengono usate anche dai professionisti dei rispettivi settori per progetti semplici, che non richiedano la maggior potenza di soluzioni più avanzate come Logic Pro X o Final Cut Pro X.
Il Secolo XIX