Se Alitalia entrasse sotto il controllo di Lufthansa diventando una compagnia regionale, con personale ridotto a Fiumicino, potrebbe essere il nuovo hub di Lufthansa per il Sud Europa
Se Alitalia entrasse sotto il controllo di Lufthansa diventando una compagnia regionale, con personale ridotto a Fiumicino, potrebbe essere il nuovo hub di Lufthansa per il Sud Europa. Comunque su Fiumicino ci sarebbe molto interesse da parte di altri operatori europei (Rayanair, Easyjet, Vueling, Norwegian), ma anche da parte di operatori di lungo raggio perché l’accordo Alitalia-Air France impedisce lo sviluppo di voli per gli Stati Uniti.
Il rischio, quindi, per gli analisti di Equita potrebbe essere uno slittamento del piano industriale di Aeroporti di Roma, controllata di Atlantia , di 1-2 anni (650 milioni di euro di ebitda al 2020). “Riteniamo che una soluzione con un operatore che si impegni sullo sviluppo di Fiumicino come hub, ad esempio Lufthansa con AdR come hub del sud Europa, possa essere più positivo per la società”, sostengono gli analisti di Equita.
Rimane il rischio per la gestione della transazione (Alitalia vale 17 milioni di passeggeri) e un rischio sul credito di circa 100 milioni di euro, pari allo 0,3% della capitalizzazione di mercato, che la società vanta verso Alitalia. Equita mantiene comunque il rating buy e il target price a 26 euro sul titolo Atlantia che in borsa sale contro corrente rispetto al mercato dell’1,16% a quota 22,76 euro in attesa di novità su un’eventuale opas sulla spagnola Abertis.
La sim ha un rating buy e un target price a 4,1 euro anche su Enav (-0,32% a 3,72 euro in borsa), nonostante Alitalia valga tra il 10-15% del fatturato di questa società. Enav non addebita direttamente le tariffe ai vettori, ma è Eurocontrol che si occupa della gestione/recupero del credito, accreditando a Enav gli incassi ricevuti su base mensile.
Il rischio per Enav è, quindi, una potenziale perdita di crediti commerciali che gli analisti di Equita stimano possano andare da 10 milioni di euro a circa 15-17 milioni di euro in alta stagione (l’1% della capitalizzazione di mercato della società). Per quanto riguarda il traffico, il rischio è di vedere una riduzione quest’anno e il prossimo rispetto alla stima attuale della sim di un +1,6/+2,8% per il traffico di rotta e di un +0,9/+2,2% per il traffico di terminale (riguarda le attività di decollo e atterraggio nel raggio di 20 km dalla pista).
Tuttavia la regolamentazione prevede dei meccanismi di protezione che permettono di recuperare il minor fatturato tramite il balance, quindi nel breve si può avere un impatto sul cash flow, ma che verrà recuperato in gran parte in futuro. La politica commerciale di altri vettori in Italia (Ryanair/Easyjet) è molto aggressiva, quindi gli analisti di Equita ritengono che gli eventuali slot lasciati liberi da Alitalia verrebbero sostituiti in tempo breve.
di Francesca Gerosa