di Business Insider
Ecco come vive chi fa gli smartphone Apple
Immaginate di andare al lavoro alle 19:30 ogni sera e passare le successive 12 ore, inclusi pasti e pause, dentro una fabbrica dove il vostro unico lavoro è inserire una singola vite nel retro di uno smartphone, ripetendo quella mansione ancora e poi ancora e poi ancora.
Durante il giorno dormite in una camera condivisa e la sera vi svegliate e ricominciate tutto da capo.
Questa è la routine che Dejian Zeng ha provato quando ha trascorso sei settimane a lavorare in una fabbrica di iPhone vicino a Shanghai, Cina, la scorsa estate. Ed è simile a quella che centinaia di migliaia di operai in Cina e in altri Paesi dall’economia emergente sperimentano ogni giorno e notte quando assemblano i gadget che alimentano l’economia digitale.
A differenza di molti di quegli operai, Zeng non aveva bisogno di fare quel lavoro per guadagnarsi da vivere. E’ uno studente universitario alla New York University, e Dejian Zeng ha trascorso sei settimane dell’estate del 2016 per il suo progetto estivo nella fabbrica, di proprietà del gigante manifatturiero Pegatron.
Ecco alcune delle cose che ci ha detto:
Che veniva pagato 3.100 yuan (poco più di 400 euro) al mese più l’alloggio, inclusi straordinari.
Che ha dormito in un dormitorio con altre sette persone.
Che cosa succede quando una fabbrica inizia a produrre un nuovo iPhone.
Che gli operai di solito non possono permettersi di comprare un iPhone.
Che c’è una app promossa da Apple che la fabbrica vuole far scaricare a tutti i suoi operai.
Perché le fabbriche possono puzzare.
Perché lui crede che la produzione dell’iPhone non arriverà mai negli Stati Uniti.
Alcuni operai entrano in una fabbrica Pegatron. Dejian Jang
Come molte società tech, Apple produce quasi tutti i suoi computer e telefoni in Cina, usando produttori a contratto come Pegatron.
Questo è recentemente diventato un caso di contenzioso politico con il Presidente Donald Trump che ha chiesto alla Apple di portare la produzione — e i posti di lavoro che essa comporta — negli Stati Uniti.
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Allo stesso tempo, la produzione estera di Apple è stata a lungo oggetto di critiche da parte di alcuni gruppi di persone che denunciano le lunghe ore di lavoro degli operai e i salari bassi.
I leader del settore tech dicono che Apple ha cambiato le sue pratiche per mettersi al riparo dalle controversie rispetto ai suoi operai in Cina. Nel mese di marzo, Apple ha pubblicato il suo rapporto annuale analizzando le operazioni di produzione.
Per vedere in prima persona quale fosse la situazione, Zeng è andato a lavorare sotto copertura alla fabbrica ChangShuo della Pegatron la scorsa estate, nell’ambito di una borsa di studio della New York University.
La fabbrica presso cui ha lavorato è stata descritta dalla BBC nel 2014 e da Bloomberg nel 2016, con articoli che puntavano sulla possibilità che alcuni lavoratori fossero stati costretti a turni di lavoro straordinari.
Un portavoce della Apple ha dichiarato a Business Insider che dipendenti Apple sono presenti ogni giorno negli stabilimenti Pegatron.
Apple ha effettuato 16 controlli nella fabbrica Changshuo della Pegatron, trovando che nel 99% dei casi le settimane lavorative erano sotto le 60 ore, con la settimana lavorativa media per le persone addette all’assemblaggio di prodotti Apple misurata in 43 ore.
I salari a Pegatron sono aumentati di oltre il 50% negli ultimi cinque anni, e sono superiori al salario minimo di Shanghai, ha detto il portavoce. Pegatron non ha commentato.
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Zeng, che ha in programma di lavorare per un’organizzazione cinese per i diritti umani dopo la laurea, ha detto che credeva che fosse imminente uno sciopero allo stabilimento Pegatron quando è andato a lavorarci. Nessuno sciopero è stato invece dichiarato ma Zeng ha potuto guardare con i suoi occhi la vita quotidiana degli operai che assemblano gli iPhone.
Ecco quello che ha detto a Business Insider della sua esperienza.
La vista della fabbrica dal dormitorio di Zeng. Dejian Zeng
Kif Leswing: Mi piacerebbe che mi raccontassi una tua giornata tipo.
Dejian Zeng: All’inizio sono stato assegnato alla catena di montaggio nel dipartimento chiamato FATP (final assembling testing packing). Montavamo l’iPhone.
Una catena di montaggio può avere fino a 100 stazioni. Ogni stazione fa una cosa specifica. All’inizio ho lavorato sull’iPhone 6S. E poi, dopo agosto, lavoravo sull’iPhone 7.
Quando lavoravo sull’iPhone 6S, facevo due stazioni. In una stazione all’inizio fissavo gli speaker nell’alloggiamento.
In pratica il mio compito era mettere gli speaker sulla cassa del telefono e avvitarli. La custodia [dell’iPhone] si muove sulla linea di montaggio ed è allora che noi la prendiamo, prendiamo una vite dalla macchina che passa le viti, e la avvitiamo sull’iPhone per poi rimetterlo giù, e farlo arrivare alla prossima stazione.
Leswing: Ti occupavi solo di una vite?
Zeng: Il lavoro è quello. Voglio dire è semplice, ma questo è il lavoro che fai. A ripetizione. Per giorni interi.
Leswing: Non era alienante?
Zeng: I primi giorni sei molto concentrato perché non riesci a star dietro alla velocità della catena di montaggio. Bisogna essere davvero veloci per starci dietro. Quindi sei davvero concentrato. E’ molto stancante, ma ti tiene la mente occupata. Non hai tempo di pensare ad altre cose. Dovevo diventare sempre più veloce.
E poi, dopo un poco, diventa una routine automatica, e verso la fine avrei persino potuto avvitare la vite ad occhi chiusi. Quindi dopo, hai un sacco di tempo in cui non sai cosa fare. È allora che la gente si annoia molto, visto che all’interno della fabbrica Pegatron non è permesso portarsi nessun dispositivo elettronico.
È molto noioso perché non si può ascoltare la musica. A volte i lavoratori parlano tra loro, conversazioni casuali, ma capita che il responsabile di linea si arrabbi. Ti dice: “Abbassa la voce”.
Leswing: Quando e dove ti svegliavi ogni giorno?
Zeng: Ho vissuto in un dormitorio condiviso da 8 persone. Il dormitorio non è nel campus della fabbrica — è in un posto a circa 10 minuti d’auto, e hanno delle navette per noi.
All’inizio, facevo il turno di notte. Mi svegliavo alle 18 o 18:30.
La catena di montaggio inizia a orari differenti. Alcuni colleghi iniziano alle 19:30, altri alle 20, altri alle 20:30 e altri alle 21:30.
Io ho iniziato alle 19:30 quindi prendevo la navetta alle 19 e arrivavamo in fabbrica verso le 19:15.
Dopo circa due ore, si ha una pausa di 10 minuti.
Durante la pausa molta gente dorme. Ed è difficile perché non c’è molto tempo. E se vuoi bere dell’acqua o hai bisogno del bagno devi attraversare l’officina, che è enorme, andare in bagno e tornare— ci vogliono circa 10 minuti.
Leswing: Cioè i bagni non sono vicini?
Zeng: Diventa difficile arrivarci quando sei molto assonnato e hai anche bisogno di bere dell’acqua. Puoi fare solo una cosa. O vai in bagno o provi a dormire.
“Voglio dire è semplice,
ma è il lavoro che devi fare.
A ripetizione.
Per interi giorni”
Dejian Zeng mentre presenta il suo progetto estivo alla New York University. Dejian Zeng
Leswing: Mettiamo che sei appena tornato da una pausa di 10 minuti. Cosa fai ora?
Zeng: Dopo altre due ore abbiamo una pausa di 50 minuti per pranzare.
Di solito ci sono verdure, carne e a volte paninetti e noodles – e poi fondamentalmente tre piatti di verdura e uno di carne, con riso. Questo, di solito, è un pasto.
A volte hanno mele, pere, qualche frutta come aggiunta al pasto.
L’intera fabbrica mangia lì. È un’enorme mensa.
Se finisci il pasto in anticipo [in meno di 50 minuti], puoi di nuovo dormire. Il sonno è davvero centrale in fabbrica. Abbiamo molti divani, ma non molto comodi. Diciamo che si sente la struttura di ferro al loro interno.
La gente semplicemente si siede lì e dorme. Ma non ci si può sdraiare. Ci sono persone che passano di là. E se ci vedono sdraiati strisciano la tessera di riconoscimento e prendono nota. E mettono la nota nel nostro profilo. E poi la rendono pubblica a tutta la nostra catena di montaggio, quindi il nostro manager verrà a sgridarci più tardi. A volte, se è successo più di una volta, ci trattengono dei soldi.
Leswing: Quanti soldi ti sottraggono se ti beccano a dormire?
Zeng: Non è il dormire — è lo stare sdraiati. Ci sono certi comportamenti che non sono ammessi. La stessa cosa succede se accidentalmente porti un telefono nella fabbrica. E non parlo neanche di entrare nella fabbrica. Già quando passi al metal detector e suona e tiri fuori il telefono. Sei già segnalato. O anche gli accendini. Qualunque metallo.
Leswing: Ti piaceva il cibo, e te lo facevano pagare?
Zeng: Sì, lo pagavamo noi. E dipende da che tipo di cibo scegli. Ci sono pasti da 5 yuan o da 8. Ma questo è dentro la fabbrica.
Ci sono anche ristoranti nel campus dove la gente di solito va a mangiare quando ha finito di lavorare. A volte, se stai lavorando nel turno di giorno,è più caro. Può arrivare fino 20 yuan, qualcosa del genere.
“Il pollo … non è mai petto o cosce.
È sempre il collo
o certe parti
che non puoi identificare”
Un locale fuori dal campus Pegatron dove si può mangiare. Dejian Zeng
Leswing: Il cibo era di qualità?
Zeng: Non direi. Il pollo ad esempio … non è mai petto o cosce. È sempre il collo o certe parti che non puoi identificare.
Quindi non direi che è un buon pasto. Ma sazia, e si è molto affamati, quindi ti mantiene sazio nonostante tutto. È accettabile. Non è buono, ma non hai scelta.
Leswing: Parli con la gente a pranzo?
Zeng: Se mangi con i tuoi amici a volte sì. Un sacco di gente mangia da sola. Vai a prenderti il cibo e lo mangi, perché se riesci a mangiare più velocemente, poi potrai dormire un po’ di più.
Dopo la pausa pranzo, lavori per due ore, e c’è ancora una pausa di 10 minuti.
Leswing: E, arrivati a questo punto, hai ormai lavorato sei ore.
Zeng: E dopo altre due ore — per un totale di circa 8 ore — di lavoro, poi dipenderà da te se hai bisogno di fare straordinari o no.
Se non ne hai bisogno allora hai finito, tutti hanno finito.
Ma di solito, se hai bisogno di fare straordinari, dipende se è un giorno tra lunedì e giovedì o se è venerdì.
Perché il venerdì, si lavora solo per due ore di straordinari. Da lunedì a giovedì, invece, gli straordinari durano 2 ore e mezza.
E poi fai un giorno intero, 8 ore, anche il sabato.
Quindi il totale del tempo che gli operai passano nella fabbrica è di 12 ore, generalmente includendo le pause e la pausa pranzo.
Leswing: Incluso anche il tempo che passi in fila ad aspettare di passare per il metal detector e quel genere di cose?
Zeng: No. Se volessi includere quello sarebbero 30 minuti in più.
Leswing: Ok. Quindi hai finito. Sono le 7:30 del mattino, che fai?
Zeng: Di solito vado a mangiare di nuovo. Poi prendo la navetta, vado al dormitorio, faccio una doccia – se sono fortunato c’è acqua calda. A volte non c’è acqua calda o non c’è proprio acqua.
Dopo una doccia … la gente o va negli internet cafe, a giocare a videogame, a guardare video, e cose così, o si sdraia e guarda i video sul telefono.
Leswing: Più o meno tutti hanno un telefono?
Zeng: Sì. I dormitori forniscono il Wi-Fi. Ma per avervi accesso, devi fare qualcosa. Devi scaricare delle app per loro o cliccare qualcosa — commenti o cose del genere — per guadagnare monete virtuali.
Usi le monete per accedere al Wi-Fi. Ventiquattro ore sono 20 monete. E poi lo scaricare la app vale circa 20 – 30 monete. O si possono comprare le monete — per quello che ricordo 100 monete sono 5 yuan più o meno. Ma un sacco di gente continua a scaricare. È come un business: hai bisogno di continuare a farlo per avere l’accesso al wi-fi
Nella stessa piattaforma su cui si guadagnano monete, ci sono anche video gratis disponibili. Credo sia una cosa positiva che gli operai possano guardare video gratuitamente.
Mi piacerebbe andare a letto per le 10 [del mattino]. Non c’è molto tempo. Ci si stanca molto. E quindi al massimo si riesce a guardare un film e poi si avrà davvero bisogno di andare a dormire. E il giorno successivo, ci si sveglia di nuovo alle 18:30. E questa è, semplicemente, la routine.
Leswing: Avevi amici?
Zeng: Sono diventato amico coi miei compagni di stanza e anche coi colleghi della linea di montaggio, hanno la stazione accanto a me, quindi stiamo seduti assieme. Quelli sono davvero buoni amici.
Ho stretto amicizia anche nei primi giorni, durante il training. Ma durante il training, si è tutti assieme. Poi si viene suddivisi.
Leswing: I tuoi compagni di stanza non sono sempre gli stessi?
Zeng: No, non lavoriamo sulla stessa linea di assemblaggio o vicini, e a volte lavoriamo con turni diversi. Quindi a volte non vedo i miei compagni di stanza per un mese perché siamo su turni diversi e loro cambiano ogni mese.
Leswing: Conosci qualcuno lì che ha famiglia?
Zeng: Sì, alcuni sono con le fidanzate o con le mogli.
A volte affittano un appartamento fuori al campus. Puoi scegliere di farlo, ma è molto costoso. Ma è l’unico modo. Lì non ci sono dormitori per coppie.
Leswing: Quando eri alla catena di montaggio con i tuoi amici di cosa parlavate?
Zeng: È lì che ho scoperto che gli stereotipi sugli operai non sono veritieri. Avrei pensato che fossero non istruiti. Sbagliato. Parlano di un sacco di cose. I rapporti tra Cina e Stati Uniti, le relazioni internazionali nel Mar Cinese Meridionale, perché all’epoca c’erano delle notizie al riguardo.
La maggior parte parla di film, di film horror, e poi a volte parlano delle loro vite. Del fatto che hanno bisogno di sostenere le loro famiglie rimaste nelle campagne. Vogliono mandare i loro figli a fare lezioni di ballo. Quindi parlano dell’essere genitore. E a volte di notizie sulle celebrità, tutte quelle cose di cui parlano i giovani. E sanno tante cose, a volte parlano persino di storia americana.
Leswing: Ai tuoi colleghi piaceva quel lavoro?
Zeng: Beh, direi che non ci piaceva, ma non lo odiavamo.
Lo consideravamo semplicemente un lavoro che poteva darci dei soldi. A nessuno piace il processo, perché lo scopo di andare a lavorare sta nell’aspettare il momento in cui si finisce.
L’unica cosa a cui pensavamo era, davvero, soldi, soldi, soldi. Ho bisogno di soldi dalla mia famiglia, ho bisogno di sostenere economicamente mia moglie, i miei figli.
Questa è l’unica cosa che hanno in mente. A volte non gli interessa neanche quanto siano stanchi.
Alcuni operai hanno lavorato in diverse fabbriche e credono che Pegatron abbia una gestione più severa. Non puoi usare il tuo telefono in fabbrica. Non puoi ascoltare musica. A volte ci sono persone che camminano in giro a dirti di non parlare a voce troppo alta.
Quindi alcuni operai hanno un termine di paragone e credono che Pegatron abbia controlli più rigidi. Questa è una cosa che li infastidisce.
Leswing: E’ un lavoro rispettato? È un lavoro per cui la gente dice “Oh, questo è un modo niente male di guadagnarsi da vivere”?
Zeng: non credo. La gente che lavora in fabbrica lavora anche per diventare guardia, fattorino, casalingo. Quindi è allo stesso livello. Non viene considerato migliore di questi lavori.
Credo che l’unico modo di guardare al lavoro in fabbrica è che evita alla gente di diventare senzatetto. Perché non hai bisogno di competenze, basta entrare in fabbrica. Non ti chiedono niente durante i colloqui, e potresti iniziare il giorno stesso. E poi si prendono cura dei tuoi pasti e di dove farti dormire.
Quindi è un po’ come se non avessi nessun altro posto dove andare, come se fossi solo in città, senza parenti che ti aiutano, e allora vai in fabbrica. Potresti iniziare a guadagnare un po’ di soldi, pochi, e poi piano piano rimettere insieme i pezzi della tua vita.
Leswing: C’è qualcuno che l’ha visto come una possibile carriera?
Zeng: Non credo la gente lo veda come una carriera.
Il tasso di ricambio è molto alto. È normale per gli operai abbandonare dopo 2 settimane o un mese. Alcuni operai arrivano e se non gli piace lasciano molto velocemente.
Ma alcune persone possono restarci più a lungo. E dopo un anno si può ottenere una promozione e diventare manager della linea di assemblaggio.
Ci sono diversi livelli. Al livello più basso sei un operatore, e poi arrivi alla posizione di operaio multi-mansione. Il terzo livello è il leader di gruppo, e poi c’è il manager di linea. Quello più in alto è il manager di area e poi il manager di divisione e alla fine il direttore della fabbrica.
Ci sono operai che possono davvero scalare questa gerarchia. Ma crediamo che al massimo si possa diventare manager di linea.
Certo ci sono persone che potrebbero essere promosse anche più in alto, ma non molte possono sostenere quel tipo di vita così a lungo.
E poi di solito lo stereotipo del lavoratore migrante cinese è che lascia casa, diretto in città e lavora per un anno, e poi smette, poi torna a casa per stare un mese per poi andarsene di nuovo a trovare un altro lavoro.
Leswing: I tuoi colleghi usavano prodotti Apple?
Zeng: Alcuni lavoratori hanno l’iPhone, ma non molti a causa del salario mensile.
Se sono abbordabili per gli operai, allora comprano anche Apple. Ma si chiedono “Lo voglio davvero?”. Possono mai mettere da parte due mesi di stipendio per comprarsi un iPhone? Non lo faranno. I telefoni che di solito usano sono di produzione cinese come Oppo o cose simili.
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Leswing: La gente che lavora alla Pegatron sa di stare assemblando prodotti della Apple?
Zeng: Sì che lo sanno. Tutti sappiamo che stiamo assemblando prodotti Apple. Sappiamo anche “questo è l’iPhone 6” o “questo è l’iPhone 7 che sta per uscire”. Tutti lo sanno.
Leswing: quindi cosa hai saputo quando la produzione è passata dall’ iPhone 6 all’ iPhone 7? La gente sapeva che era un prodotto non ancora sul mercato? C’erano delle misure di sicurezza aggiuntive?
Zeng: I controlli si sono fatti più rigidi. Hanno incrementato la sensibilità dei metal detector.
Ad esempio alcune ragazze che portano il reggiseno, non potevano passare i controlli perché avevano del metallo nel reggiseno. E quindi un sacco di ragazze hanno dovuto cambiare reggiseno all’improvviso per via della maggiore sensibilità del metal detector.
E poi bisognava passare due controlli di sicurezza. Ci sono stati un sacco di controlli di sicurezza.
Funziona così: la nostra fabbrica, quando arriviamo al lavoro, sta già assemblando l’infrastruttura della nuova catena di montaggio. Hanno questa tenda che la circonda in modo che tu non possa neanche vedere com’è l’infrastruttura, capito?
Noi lavoriamo nella stessa officina, ma ci sono altre persone che si stanno occupando della sua costruzione.
E poi, una volta finita la costruzione e devono far entrare le persone, noi siamo stati spostati fuori e lavoravamo in un altro edificio della fabbrica. E poi quando tutto è pronto, tutti ritornano dentro.
Inoltre la produzione dell’iPhone 7 — a quel punto era una produzione di prova. Quel tipo di esperienza è del tutto diversa rispetto a quando producevamo l’iPhone 6S, perché si tratta di un giorno intero, che considero come una tortura.
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Perché in un giorno, per 12 ore, produci solo 5 telefoni. Stai seduto lì e non hai nulla da fare, aspetti per due ore. A volte non ti consentono di parlare. Stai solo seduto lì in silenzio senza avere nulla da fare. E aspetti che ti arrivi il prossimo telefono. Provi ad assemblarlo, e poi lo rimetti giù e aspetti ancora qualche ora perché ti arrivi il prossimo.
Quando stavamo producendo l’iPhone 7, c’era il personale della Apple lì, ogni giorno, per monitorare il processo. Trattandosi di un nuovo prodotto volevano verificare se ci fossero nuovi problemi.
Le persone che gestivano la fabbrica sono diventate molto più attente. Tutto doveva essere estremamente pulito. Tutti i sostegni delle custodie dovevano essere nella giusta posizione. Il processo è cambiato molto perché prima era soltanto una linea di assemblaggio. Ora avevano creato una “clean room” — per tenere fuori la polvere.
Quindi ogni volta che ci si entrava, bisognava passarsi addosso un rullo per pulirsi dalla polvere, solo così si poteva entrare, e tutte queste procedure bisognava seguirle. La gente del management era molto attenta, passeggiava costantemente per controllare. Non era permesso parlare né dormire.
E quando non parli e stai solo seduto per un paio d’ore ti viene sonno. Un giorno mi stavo per addormentare tre volte e ogni volta gli operai multi-mansione, assistenti del manager di linea, mi beccavano che dormivo e mi dicevano: “no, no, no” e mi svegliavano. La terza volta che mi hanno beccato mi han detto: “Tu resta in piedi” e così stavo in piedi accanto alla catena di montaggio, senza potermi nemmeno sedere.
Leswing: Ti occupavi della stessa vite per l’iPhone7?
Zeng: No. In un momento successivo della produzione dell’iPhone 6S, mi avevano spostato ad un’altra stazione chiamata “cappottatura della fotocamera”. Hanno una sorta di protettore sulla fotocamera, e io dovevo fissare questa protezione al telefono. Mettevo anche due viti in modo che la fotocamera stesse nel punto in cui doveva essere.
Leswing: Cappottatura. È una parola che non ho mai sentito prima!
Zeng: Ci sono un sacco di termini.
Leswing: Gli operai — che ovviamente lavorano per Pegatron — pensano mai di lavorare per Apple in un certo senso?
Zeng: Sanno che stanno producendo prodotti Apple e si considerano parte del processo.
Dicono, “Il cliente è qui”.
Chiamano Apple “il cliente”.
A volte lo staff di Apple viene per fare
un controllo o qualcosa del genere
Un’aula in cui gli operai vengono informati sulle regole di sicurezza e sul lavoro straordinario. Dejian Jang
Leswing: Come facevi a sapere che c’era personale della Apple?
Zeng: Te lo dicono loro. Dicono, “Il cliente è qui”. Chiamano Apple “il cliente”. A volte lo staff della Apple viene per fare un controllo o qualcosa del genere. Camminano lungo la linea di assemblaggio.
Sono sempre molto seri su questa cosa e noi veniamo avvertiti: “Il cliente è qui”.
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Leswing: La gente che lavora per Pegatron conosce la storia della Apple? Qui negli Stati Uniti Apple è vista come una delle compagnie più importanti, una guida non solo tecnologica. Sai, c’è tutta questa leggenda su Steve Jobs e l’attuale Ceo Tim Cook. Lo sanno?
Zeng: Non credo che capiscano molto della Apple. Credo che l’idea generale sanno che Apple vende tanti iPhone, che un sacco di gente li considera qualcosa di trendy. Credo che questo sia quello che sanno.
Ma dipende dal lavoratore. Alcuni operai che conosco sono veri fan della tecnologia. C’è un operaio che stava seduto accanto a me, aveva 18 anni. Era appena uscito dalla scuola superiore e stava cercando di entrare al college dopo il suo lavoro estivo. Era un grande fan di Apple, quindi poteva dire un sacco di cose sulla Apple.
Leswing: E credeva che fosse bello lavorare su un iPhone che ancora non era uscito?
Zeng: Sì, la gente a volte la considera una cosa molto interessante – soprattutto quando stavamo lavorando sull’iPhone7 sapendo che non era ancora uscito.
Leswing: Il pagamento degli straordinari sembra essere un grande problema. È quello su cui spinge China Labor Watch [un gruppo di attivisti sindacali che hanno lavorato con Zeng]— avevano tutte queste buste paga, e sembra essere un problema di qualità della vita. Ma è anche difficile da spiegare.
Zeng: Apple in realtà sta seguendo le regole. Pagano gli straordinari 1,5 volte quando si fanno durante i giorni infrasettimanali, e il doppio quando si fanno di sabato. Tutti i pagamenti sono legittimi. Direi che stanno seguendo la politica.
[Nota del redattore: Apple ha detto a Business Insider che Pegatron ha mantenuto la conformità alle regole al 99% con gli operai che lavorano una settimana lavorativa di meno di 60 ore, e gli operai Pegatron che fanno prodotti Apple che lavorano per 43 ore alla settimana in media.]
Ma la questione straordinari, dalla mia esperienza, non è volontaria. Non si può lasciare il lavoro facilmente. E poi ogni volta che si chiede: “Posso andare?” ti diranno semplicemente: “Devi lavorare alla catena di montaggio”. E tu sai che ogni stazione ha bisogno di avere qualcuno che svolga quel compito. E se te ne vai, chi lo farà?
Non è facile chiedere di non fare straordinari. Non è su base volontaria. Io direi che è questo il problema. I lavoratori non hanno scelta. Se non voglio lavorare, se oggi sono davvero stanco e non voglio lavorare, non posso farlo. Credo sia questo il problema.
La questione straordinari è inoltre complicata perché a volte si sente un operaio chiedere “voglio fare gli straordinari. Voglio quei soldi”. Ma queste persone sono spinte su quella strada perché il salario di base è semplicemente troppo basso. Non possono guadagnare abbastanza per mantenersi senza straordinari, ecco perché si “offrono volontari” per farli.
Anche le fabbriche lo sanno. E gli operai. Sanno che una volta in fabbrica, c’è da fare straordinari per essere pagati.
Leswing: Quindi quando tu parli di straordinari, parli di andare oltre le 60 ore settimanali?
Zeng: Oltre le 8 ore quotidiane, allora si parla di straordinari. Un’altra cosa da considerare è che non ho fatto la mia esperienza lì durante la stagione di lavoro più intenso. Un sacco dei turni che superano le 60 ore [settimanali] avvengono durante la stagione più intensa.
Dopo che ho lasciato gli stabilimenti, hanno iniziato una produzione di massa dell’iPhone 7. E sono ancora in contatto con operai di lì. Mi han detto che iniziano a lavorare la domenica. E un operaio con cui ho parlato mi ha detto che ha lavorato per 11 giorni di fila.
Leswing: Undici giorni di fila?
Zeng: Sì, senza interruzioni per 11 giorni. È ovviamente ben oltre le 60 ore settimanali se inizi anche a lavorare di domenica. Quindi credo che abbiano un diverso standard durante la stagione più impegnativa rispetto a quando non lo è. Non so in che modo la fabbrica possa bypassare il sistema per il quale gli operai devono registrare le loro ore lavorative. Perché quando si entra al lavoro è obbligatorio strisciare il proprio pass. E il mio amico mi ha detto che strisciano i loro pass anche quando lavorano la domenica. E credo che sia un’ovvia violazione della politica di Apple. Non so in che modo la fabbrica se la cavi quando fa questo.
[Nota del redattore: Apple ha detto a Business Insider che ha condotto 34 verifiche che riguardano i lavoratori Pegatron, tra cui 29 presso le strutture in Cina, di cui 16 nella fabbrica Changshou. Apple ha trovato che rispettavano al 99% una settimana lavorativa di 60 ore.]
Leswing: Avete notato alcun effetto negativo sulle persone che lavoravano troppe ore, a parte il semplice dormire?
Zeng: Non credo che ai lavoratori si lasci abbastanza tempo per fare altre cose. Il tempo che rimane nella tua vita è molto, molto limitato. È solo di un paio d’ore. E poi non c’è molto che si può fare. Ritengo che questo sia un problema.
Nel nuovo rapporto, hanno detto che un sacco di lavoratori hanno l’opportunità di formarsi attraverso alcuni programmi – dove possono sviluppare la loro carriera professionale e cose del genere. Ma quando si lavora 12 ore, si è esauriti. E l’unica cosa che si vuole è un po’ di riposo, e non c’è abbastanza tempo neanche per questo.
Leswing: Che cosa succede se qualcuno volesse fare una vacanza?
Zeng: Il mio amico ha detto che quando si è in piena stagione, non si possono prendere vacanze. Semplicemente non lo permettono. E anche se non si è in alta stagione, quando lo si richiede, ti rispondono chiedendoti, “Allora, cos’è che devi fare?”.
Ma quando non c’è molto da fare, a volte le concedono. Devo dire che quell’atteggiamento non è giusto. Ti trattano sempre come se stessi cercando di creargli problemi, sia quando chiedi di fare gli straordinari, o di non farli, sia quando chiedi di andartene. Hanno un atteggiamento davvero negativo nei confronti dei lavoratori.
“La persona da cui ricevi la gran parte degli ordini
è il tuo leader di gruppo. È lui che ti fa le richieste.
Sono quelli che conducono le riunioni dopo il lavoro
per fare il punto delle prestazioni del giorno.
Sono quelli che continuano a spingerti dicendoti
‘Abbiamo ancora 500 pezzi , continuate a lavorare!’”
Leswing: Chi era il tuo capo?
Zeng: Nella catena di montaggio la struttura di potere è molto chiara. La persona da cui ricevi indicazioni per la maggior parte del tempo è il tuo leader di gruppo. Ti rivolgono delle richieste. Sono quelli che conducono le riunioni dopo il lavoro per fare il punto delle prestazioni di oggi. Sono quelli che continuano a spingerti dicendoti “Abbiamo 500 pezzi ancora, continuate a lavorare!”.
La capacità dell’intero campus credo sia di 100.000 [operai]. Quando ero lì c’erano circa 70,000 operai. Alla Pegatron, stanno costruendo nuovo edifici. Si stanno espandendo.
Leswing: Perché i lavoratori Pegatron non usano il sindacato? Capisco che ovviamente la Cina ha un sistema di sindacati diverso dagli Stati Uniti.
Zeng: Ci sono un paio di motivi. Come ho accennato, l’unica cosa a cui pensano i lavoratori sono i soldi. Se i sindacati potessero portargli soldi, allora potrebbero volerli. Ecco perché nel 2010 c’era stato un caso eclatante alle fabbriche di auto di Hainan.
E da lì hanno creato un grande movimento e avanzato richieste: “Abbiamo bisogno di avere un sindacato, abbiamo bisogno di eleggere i nostri rappresentanti” e cose del genere. Ma proprio in quel movimento si è visto che, una volta ottenuti i soldi, quando gli operai hanno ottenuto un aumento di stipendio, del sindacato non gli importava più nulla. “Purché ottenga i miei soldi indietro, non mi interessa nulla”.
E gli operai non potrebbero scioperare per 7 giorni. Questa gente ha bisogno dei soldi ogni singolo giorno. Non possono permettersi di fare uno sciopero da soli. Un’altra cosa che vedo è che manca la struttura per andare in sciopero o per essere sindacalizzati. Non c’è un leader. C’è bisogno di leadership per le persone che sono in fabbrica. Sono semplicemente persone molto ma molto ordinarie. Vai al lavoro, lavori per 12 ore e poi ne esci. Se non c’è nessuno a dirti “Abbiamo bisogno di fare questa cosa”, allora continueranno semplicemente a lavorare.
Un altro punto da sottolineare è che il tasso di turnover è davvero alto. La gente reagisce alla delusione andandosene – “Ho appena lasciato la fabbrica. Odio questo posto. Mi basta andarmene. Ci sono altre fabbriche e altri lavori, purché me ne vada da qui”.
Quindi l’elevato tasso di ricambio gioca un ruolo. È molto difficile per le persone avere quel tipo di unità. La situazione, più o meno, è: “Ho lavorato con queste persone per un mese, questo ragazzo se ne va domani, e questo ragazzo è arrivato ieri”.
Leswing: Ci sono dei “segreti di Pulcinella” alla Pegatron?
Zeng: Dunque sappiamo che ci sono alcune stazioni sulla linea di montaggio dove il lavoro è più facile che in altre stazioni. Ci sono alcune stazioni in cui basta applicare un adesivo.
Ci sono alcune posizioni — per esempio fare il riciclo dei rifiuti— in cui non hai nulla da fare. Stai solo seduto lì per un po’ finché ci sono dei rifiuti da prendere e classificare.
Quindi ci sono stazioni che sono facili, e quelle stazioni vanno alle persone che piacciono ai manager. A volte ci sono ragazze. Nella maggior parte dei casi vanno a ragazze e agli uomini spetta sempre l’avvitamento.
Leswing: C’è qualcosa che la Pegatron sa che è vietato, come il lavoro minorile?
Zeng: Credo che si preoccupino del lavoro minorile. Si vede che stanno facendo cose per controllare questa cosa.
Sono molto attenti al training sulla sicurezza. Questa è una parte del traininig che fanno bene, ma riguarda solo la sicurezza. Fanno solo due giorni di training e il focus è sulla sicurezza.
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“Tutti sanno che ci sono stazioni
sulla linea di montaggio
dove il lavoro da svolgere
è più facile che in altre stazioni”
Gli operai appena dopo aver ricevuto gli abiti da lavoro prodotti da Pegatron. Dejian Zeng
Leswing: Come si chiama la piattaforma mobile di cui parlavi prima?
Zeng: Ricordo solo quella cinese. Si chiama 掌知识 (Zhang Zhishi). È una piattaforma online su cui Apple carica un sacco di corsi sulla sicurezza, a volte anche sui percorsi professionali.
Leswing: E vengono caricati dalla Apple?
Zeng: Credo abbiano detto che hanno sviluppato questa piattaforma con Apple. Gli operai si possono connettere per imparare cose sui materiali.
Ti terrorizzano. Il primo giorno ci hanno detto: “Ok, segnatevi tutti questo codice QR. Scannerizzatelo sul vostro telefono e scaricate questa app. E se non la scaricate domani non verrete assegnati alla catena di montaggio ”.
Quindi tutti l’hanno scaricata, e a volte, mentre lavori sulla catena di montaggio, il manager dice “Avete tutti scaricato questo? Ricordatevi che dovete scaricarlo”.
Dopo il secondo corso di formazione, ci danno i vestiti, i cappelli, le ciabatte — sono rosa, e il cappello è blu. I pantaloni sono blu e le ciabatte scure.
“Si comincia a puzzare davvero molto.
Alcuni colleghi puzzano proprio.
Ma ti danno solo un completo da lavoro,
è questo il problema”.
Leswing: E ti danno solo un completo?
Zeng: Ne ho avuto solo uno, di ogni cosa, quindi nel weekend dovevo lavarli e a volte la gente non li lava per un’intera settimana. Si suda. Si comincia a puzzare davvero molto. Alcuni colleghi puzzano proprio. Ma ti danno solo un completo— è questo il problema.
E devi indossare ogni cosa quando entri in fabbrica. Sono molto severi su questo.
Ecco un dettaglio che ricordo: quando è venuto il capo della fabbrica, ha detto, “Ascoltate, siete incinte? Alzate la mano”. E nessuno l’ha alzata. E poi ha detto “Se credete che vi stancherete troppo stando in piedi, potete venire da me adesso”.
E poi ha detto: “Se siete studenti lavoratori, se lavorerete qui meno di tre mesi, per favore alzatevi”. E anche qui nessuno si è alzato. Il motivo per cui l’ha fatto è che se qualcuno si fosse alzato avrebbe perso il lavoro.
Leswing: Oh, wow.
Zeng: Ci siamo anche dovuti fare delle iniezioni. Abbiamo dovuto vaccinarci. Ma prima di vaccinarci ci hanno detto che se avevamo qualche malattia grave, o se avevamo qualcosa che non andava col nostro sistema immunitario, riferendosi a gente sieropositiva, dovevamo alzarci. E ci hanno fatto alcune domande prima di farci le iniziazioni. L’ho visto come una violazione della privacy dal momento che eravamo in una grande stanza con oltre 100 persone.
Il quarto giorno siamo tornati e abbiamo fatto altra formazione.
Quei training riguardano più che altro gli standard Apple. Ti dicono: “Ecco alcune cose a cui il nostro cliente tiene particolarmente” inclusi gli straordinari involontari e il lavoro minorile. Hanno elencato le 4 o 5 violazioni fondamentali che più interessano alla Apple.
Ci sono tutti i tipi di corsi di formazione, persino sul costruire relazioni tra colleghi o su come gestire i propri soldi — ogni tipo di cose. Ma si capiva che il training era stato richiesto dalla Apple, perché dopo il corso abbiamo dovuto fare un test scritto e le risposte erano tutte relative ai training fatti.
Abbiamo fatto un paio di test perché ci sono alcuni training che andavano fatti su più giorni. Ma li abbiamo fatti tutti in una volta e poi fatto i test. C’era un test che era molto difficile. La prima domanda riguardava la traduzione di termini dal cinese all’inglese, e io non ho neanche capito alcune parti in inglese.
Leswing: Il tuo inglese è fantastico però.
Zeng: Per il test più difficile ci hanno fornito loro le risposte, e ci hanno detto di scrivere semplicemente quello che ci avevano detto. Dopo tutti i test abbiamo fatto una valutazione sulla formazione.
Ci hanno dato la valutazione da fare — “come ti è sembrato il training?”. Stanno molto attenti a quel pezzo di carta. Hanno detto: “Non fate nessun errore. Abbiamo bisogno che questo foglio sia molto pulito, con nessuna modifica”.
Era una scala dove 1 era il peggio e 5 era il meglio. Ci hanno detto che potevamo mettere 4 o 5. E quindi tutti hanno messo 4 o 5 e lo hanno consegnato.
Un’altra cosa da menzionare è il lavoro forzato. Voglio aggiungere che ci sono subappaltatori che sequestrano i documenti dei lavoratori. Alla Pegatron, i lavoratori arrivano in modi diversi. Alcuni sono reclutati direttamente. Altri sono mandati da subappaltatori — Pegatron ha una relazione con loro. Quando mandano gente, se quella gente riesce a lavorare alla Pegatron per più di 20 giorni, Pegatron gli paga una certa quantità di soldi per averglieli mandati. Quindi è un business enorme. Tutti gli edifici vicini alla fabbrica sono di compagnie che fanno questo.
Conosco tutti gli operai, alcuni dei miei amici sono i miei compagni di stanza — e sono arrivati tutti attraverso quel canale.
Sono stati reclutati da subappaltatori. Devi dar loro il tuo documento di identità. E poi se riesci a restare in fabbrica oltre 20 giorni, ricevi 800 yuan o comunque qualcosa. È una bella cifra per [gli operai], ma è un pagamento una tantum.
Quindi ottengono soldi extra se vanno attraverso quel canale [di referenze]. È una questione molto complicata.
Leswing: Ma gli agenti, i subappaltatori, trattengono i documenti dei lavoratori? Pensi che stiano sorvegliando tutte le violazioni?
Zeng: Pegatron ha un sistema di sondaggi che accoglie le lamentele dirette dei lavoratori. È un buon sistema, ma non è stato implementato in tutte le fabbriche Pegatron, almeno non in quelle in cui io ho lavorato.
Hanno un sistema di reclami, ma chi li gestisce? Un lavoratore della fabbrica. Quindi alla fine si presentano reclami sulla fabbrica al personale della fabbrica.
Io ho presentato un reclamo per essere stato costretto a fare straordinari, io non volevo farlo ma il mio manager non mi ha permesso di andarmene prima.
E loro non vogliono che io presenti un reclamo per questo. Quindi non credo che il sistema stia funzionando. Ma direi che se Apple ha un sistema che consiste nel presentare i reclami direttamente ad Apple, questo potrebbe essere meglio, come quello che succede alla Foxconn. È un suggerimento molto concreto che faccio ad Apple.
[Nota del redattore: Apple ha detto a Business Insider di avere dipendenti in loco alla Pegatron ogni giorno per supportare le sue operazioni oltre che per monitorare se la fabbrica è conforme agli standard Apple.]
Operai portano i bagagli nei dormitori dopo essersi registrati alla Pegatron. Dejian Zeng
Leswing: Dimmi del tuo primo giorno alla Pegatron.
Zeng: Ti presenti davanti alle fabbriche e vedi un sacco di gente in fila, che aspetta, con il proprio bagaglio. Ci sono due membri dello staff seduti a un tavolo con i loro computer. Vai verso di loro e ti chiedono un documento di identità, lo strisciano e lo registrano nel loro computer, e poi, più tardi, chiedono la mano. Ti guardano le mani per vedere se sono intatte e poi ti chiedono di recitare l’alfabeto in inglese.
Leswing: Perché?
Zeng: Perché usi lettere in inglese sulla catena di montaggio. Per esempio la mia stazione era chiamata E26. A volte devono usare lettere inglesi.
Leswing: La maggior parte dei cinesi conosce l’alfabeto inglese?
Zeng: Alcuni. E se davvero vogliono ottenere questo lavoro chiedono ai loro colleghi di insegnarglielo. Sono solo 26 lettere. A volte la gente sbaglia, ma è solo una procedura. Anche se lo finisci a stento, ti lasceranno entrare comunque.
Dopo prendono le tue impronte digitali, e poi hai bisogno di fare una visita medica. Paghi 70 yuan per la visita.
Leswing: Devi pagare? E che succede se ti presenti senza soldi?
Zeng: Li prendi in prestito da altre persone.
Controllano tatuaggi, sangue ed altre cose. Se risulti positivo all’HIV o sei incinta, non credo sarai ammesso.
Per le donne incinte sono sicuro che non si è ammesse. Per i sieropositivi non sono sicuro. Il medico è stato molto esplicito, anche prima che pagassimo. Ha detto: “Ascoltate, se siete incinte o se avete un tatuaggio di oltre 10 centimetri non siete ammessi in fabbrica, quindi non preoccupatevi di fare la visita medica”.
Il giorno successivo ci sono un sacco di documenti per il conto in banca e cose così. E poi abbiamo anche bisogno di fare il riconoscimento facciale, perché quando entri in fabbrica effettuano il riconoscimento facciale oltre a strisciare il tuo pass.
Tu registri quelle informazioni e loro preparano il tuo pass di riconoscimento.
Il terzo giorno inizi ad essere pagato. Dopo aver firmato il contratto iniziano la formazione.
Leswing: Quali sono le cose più importanti sulla sicurezza ?
Zeng: Ti fanno sapere che se ti ferisci puoi andare in ospedale ed essere rimborsato. Questa è una buona cosa. E considerano un sacco di cose come “infortuni sul lavoro”. Per esempio se ti schizzi acqua calda, mentre stai prendendo acqua dalla fontana, e ti bruci, ti pagano per questo. Se ti rompi una gamba mentre stai lavorando al piano di sotto della fabbrica, ti pagano. Ed è una cosa buona.
Dopo il corso sulla sicurezza, ce ne era un altro sullo stipendio. Riguardava straordinari, previdenza sociale, e la piattaforma per cellulari WeChat. Hanno coperto tutti questi argomenti ma l’oratore parlava velocissimo.
Voglio dire, era chiaro che non aveva neanche voglia di farlo. Ho prestato il 100% della mia attenzione cercando di prendere appunti, ma non ci sono riuscito. Era troppo veloce, l’intera presentazione è finita in 20 minuti.
Leswing: E questo riguardava i tuoi soldi.
Zeng: Riguardava i miei soldi! Era molto importante. Riguardava come vengo pagato. Ho appreso della paga dei miei straordinari più avanti, sulla piattaforma mobile che aveva le slide sull’argomento.
Se davvero succederà, se le fabbriche si spostassero davvero negli Stati Uniti, non credo che creerebbero molti posti di lavoro. Vedrei piuttosto i lavoratori rimpiazzati dalla macchine, perché molto del lavoro che vedo nelle fabbriche può, in realtà, essere svolto dalle macchine.
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“Se le fabbriche si spostassero davvero negli Stati Uniti,
non credo che creerebbero molti posti di lavoro.
Vedrei piuttosto i lavoratori rimpiazzati dalla macchine,
perché molto del lavoro che vedo nelle fabbriche
può, in realtà, essere svolto dalle macchine”
Un centro per gli operai con ristoranti, computer per controllare gli oreri e lo stipendio, ce anche un campo da basket. Dejian Zeng
Leswing: Quanto hai guadagnato nelle tue sei settimane a Pegatron?
Zeng: Sono stato lì un mese e mezzo, sei settimane.
Allora un giorno mi hanno pagato il mese. Quindi per il primo mese ho preso 3100 yuan, che sono circa 423 euro.
Leswing: Non abbastanza per comprare un iPhone.
Zeng: Proprio no — e questo è per la produzione di un mese. E poi ho preso l’altra metà mese di 1500 yuan.
Leswing: E credi che fosse in linea con quanto prendono i tuoi colleghi?
Zeng: Sì, la gente prende più o meno lo stesso. Ma la cifra di cui ti parlo è il salario di base più il pagamento dello straordinario.
[Nota del redattore: Apple ha detto a Business Insider che il salario base alla Pegatron è aumentato di oltre il 50% negli ultimi 5 anni ed è più alto del salario minimo di Shanghai.]
Il salario base è molto basso. Lo stipendio è 2320 yuan, ed è fissato dal governo della città di Shanghai. Quindi questo rispetta giusto il salario minimo. E poi c’è lo straordinario, il suo pagamento viene aggiunto al salario minimo, che è lo stesso per tutti in città.
Leswing: Qui negli Stati Uniti ora abbiamo il Presidente Trump, e una delle sue grandi battaglie è di riportare la manifattura negli Stati Uniti.
Zeng: Dal punto di vista del lavoro, non credo sia molto realistico pensare di riportare produzioni a lavorazione intensiva negli USA. Pensate solo ai salari: i cinesi stanno prendendo 2320 yuan, che sono circa 400 dollari al mese.
Quanto bisognerà pagare gli operai americani con un salario minimo?
Se davvero succederà, se le fabbriche si spostassero davvero negli Stati Uniti, non credo che creerebbero molti posti di lavoro. Vedrei piuttosto i lavoratori rimpiazzati dalle macchine, perché molto del lavoro che vedo nelle fabbriche può, in realtà, essere svolto dalle macchine.
Leswing: Cosa raccomanderesti a un consumatore americano o europeo preoccupato da questi temi relativi ai diritti umani, come possono favorire un cambiamento?
Zeng: questa è una questione davvero spinosa perché credo che boicottare o fermare i consumatori dall’acquistare prodotti Apple non sia realistico. È molto difficile mobilitare così tanta gente per farla smettere di acquistare il marchio.
Bisogna parlarne di più. Condividere più storie sui propri social media, ed essere consapevoli, ogni giorno che usiamo il nostro iPhone, che ci sono un sacco di persone che lavorano giorno e notte per costruire questo tipo di oggetto [tira fuori il suo iPhone SE] che noi stiamo usando. Ci sono le mani di esseri umani dietro.