Gruppo Cairo, dividendi a dieta

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Bene i periodici: ricavi +2,5%, risultato netto a 9 mln

L’operazione Rcs consiglia prudenza a Urbano Cairo nella distribuzione dei dividendi di Cairo communication per l’esercizio 2016. E, con una cedola di 0,05 euro ad azione, il socio di riferimento del gruppo Cairo communication, ovvero lo stesso Urbano Cairo (detiene il 50,33% del capitale), incassa quindi un dividendo 2016 di 3,38 milioni di euro.
Che sono sempre tanti soldi, ma rappresentano una bella dieta dimagrante rispetto agli 11,4 milioni di euro di dividendi che l’imprenditore si era messo in tasca per l’esercizio 2015. Tuttavia il conto corrente personale di Cairo non ne risentirà più di tanto, tenendo presente che solo da dividendi staccati e da remunerazioni per la sua carica di presidente (1 milione di euro all’anno), il gruppo Cairo Communication, solo dal 2008 al 2016, gli ha fruttato quasi 124 milioni di euro.
Come è noto, nel 2016 Cairo communication è diventato azionista di controllo di Rcs MediaGroup, acquisendo il 59,69% del capitale attraverso 56 milioni di azioni di Cairo communication e 77,9 milioni di euro in contanti, per un costo complessivo della partecipazione pari a 304,9 milioni di euro. Un grosso sacrificio che impone quindi politiche più prudenti pure sulla distribuzione dei dividendi. E, d’altronde, Cairo ha anche percepito da Rcs una retribuzione di appena 7 mila euro per il suo massiccio lavoro di presidente e a.d. del gruppo di via Rizzoli da agosto a dicembre 2016.
Tornando a Cairo Communication, il presidente Cairo ha incassato remunerazioni 2016 pari a 1,026 milioni di euro (come nel 2015), così come l’amministratore delegato Uberto Fornara ha confermato i suoi 755 mila euro annui. Busta paga molto più ricca, invece, per il direttore amministrativo, finanza e controllo Marco Pompignoli, salito a quota 895 mila euro (+36,6% rispetto al 2015) anche per l’impegno profuso nella scalata a Rcs.
Quanto ai conti del gruppo, la gallina dalle uova d’oro resta sempre la stampa periodica di Cairo editore, con ricavi 2016 in crescita a 97,4 milioni di euro (+2,5%) e oltre 9 milioni di euro di risultato netto.
C’è invece da invertire la rotta su La7: il bilancio di esercizio di La7 spa presenta un valore della produzione 2016 pari a 105,6 milioni di euro (-2,5% sul 2015), costi della produzione per 121,8 milioni di euro (-1,2% sul 2015) e perdite per 10,8 milioni di euro (nel 2015 il rosso era di 7,74 milioni) che poi, per effetto del consolidamento nel gruppo Cairo, si riducono a 1,3 milioni.
Prescindendo dalle operazioni sul fronte ricavi, di sicuro l’esercizio 2017 di La7 presenterà comunque una netta riduzione dei costi: non ci saranno più i circa 10 milioni di euro annui necessari per la produzione dello show di Maurizio Crozza, e con l’accensione del proprio multiplex Cairo risparmierà altri sei milioni di euro di gestione (si passa dai 13 mln versati finora a Telecom Italia, ai sette richiesti invece da EI Towers).
Quanto, infine, al personale complessivo che Cairo si trova a gestire dopo l’acquisto del controllo di Rcs, beh, c’è una vera e propria esplosione: 31 dirigenti di Cairo communication e 80 di Rcs; sette direttori di testata di Cairo communication e 43 direttori di Rcs; 79 quadri di Cairo communication e 269 di Rizzoli; 421 impiegati in Cairo comm. e 1.510 in Rcs; 236 giornalisti in Cairo comm e 1.262 in Rcs.

Italia Oggi