Giorni decisivi per Fillon, lui tiene duro dopo la grande manifestazione a Parigi
L’ex premier francese Alain Juppé ha confermato, “una volta per tutte”, che non si candiderà alle elezioni presidenziali, malgrado la crisi della destra scatenata dal “Penelopegate“, che mette in difficoltà la candidatura di Francois Fillon. Il sindaco di Bordeaux, battuto da Fillon alle primarie, ha detto: “per me è troppo tardi”. Nel suo discorso, dai toni molto decisi e fermi, Alain Juppé si è tirato fuori dalla difficilissima situazione della destra, alle prese con una “determinazione, un’ostinazione” nell’insistenza di Francois Fillon a restare candidato. “Mai, sotto la Quinta repubblica, un’elezione presidenziale è stata così confusa”, ha esordito l’ex primo ministro, apparso ferito nell’orgoglio dopo la sconfitta alle primarie proprio contro Fillon. E sull’attuale candidato, ha aggiunto che il suo “piano di difesa, fondato su un presunto complotto, ha portato la destra in un’impasse”. “Per me è troppo tardi – ha concluso amaramente Juppé – non entro in trattative, la mia candidatura non incarnerebbe il bisogno di rinnovamento auspicato dai francesi”. Questa sera il vertice del partito si riunirà per stabilire la linea di condotta dei Republicains di qui al 23 aprile, data del primo turno delle presidenziali: il comitato politico è stato convocato per “valutare la situazione”. Ieri sera Fillon ha riunito al Trocadero, a Parigi, una “folla impressionante”, come scrive le Figaro, di 200mila sostenitori sotto una pioggia battente. Secondo la stima della polizia erano circa 40-50mila persone. Crollato nei sondaggi, bersaglio di tutte le critiche, Francois Fillon è riuscito a convincere che a lui ”non c’è alternativa” come candidato della destra alle presidenziali francesi. ”Ho commesso il primo errore chiedendo a mia moglie di lavorare per me”, ha ammesso ieri sera Fillon, ”e ho commesso il secondo errore esitando sul modo di parlarne”. Ma poi ha messo tutti in guardia: ”Nessuno può impedirmi di candidarmi”. Ha promesso di andare in fondo, come gli ha chiesto anche la moglie Penelope. Secondo l’ultimo sondaggio Kantar Sofres OnePoint, il candidato della destra raccoglierebbe appena il 17% delle intenzioni di voto al primo turno delle presidenziali, mentre il sindaco di Bordeaux toccherebbe il 24,5% qualificandosi per il secondo turno. La leader del Front National, Marine Le Pen, si qualificherebbe in ogni caso per il ballottaggio.
RAI NEWS