Parmalat, Consob riapre l’istruttoria su Opa Lactalis. La soglia scende al 90%

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L’Autorità dei mercati approfondirà entro martedì prossimo il dossier, dopo le richieste dei fondi che reputano 2,8 euro insufficienti. Ai francesi basterà il 2,15% del capitale per portare la società via da Piazza Affari Consob ha riavviato l’istruttoria sul prospetto dell’offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria lanciata da Sofil (i francesi di Lactalis) sulle residue azioni di Parmalat non ancora possedute (sono all’87,74%). I termini istruttori avranno ora scadenza martedì 31 gennaio.
L’iter sul prospetto depositato il 9 gennaio era stato sospeso il 20 gennaio per la richiesta di informazioni supplementari. Oggi i francesi hanno specificato i nuovi termini di istruttoria e hanno anche annunciato la riduzione della soglia applicabile per il delisting di Parmalat con l’acquisto delle quote residue dal 90,5 al 90%. In pratica, ora Sofil per raggiungere la soglia del 90% dovrà acquistare attraverso l’opa una quota del capitale pari al 2,26% (contro il 2,76% della soglia precedente). Se si esclude dalle azioni oggetto dell’opa il numero delle azioni proprie (pari allo 0,11% del capitale), la percentuale è pari al 2,15%.
Il fondo Amber a fine dicembre aveva chiesto a Consob che fosse fatta chiarezza in merito allo stato del contenzioso tra Parmalat e Citigroup. Il fondo (che ha circa il 3%) ha ritenuto inadeguati i 2,8 euro messi sul piatto dai francesi e ha inoltre chiesto di avere contezza di come potranno finire le liti tra il gruppo di Collecchio e la banca, che dopo il crack si sono scambiati accuse reciproche sulle cartolarizzazioni realizzate sui crediti Parmalat verso la società di distribuzione e che secondo Amber potrebbe avere ora impatti favorevoli rilevanti sui conti e sul valore della società oggetto d’Opa.

La Repubblica